O all’estero si vive meglio e più a lungo, o c’è qualcosa che non torna sul numero di centenari che hanno votato all’estero nelle ultime elezioni politiche di settembre 2022. La denuncia arriva da Andrea Di Giuseppe, deputato di Fratelli d’Italia eletto in Centro e Nord America. Il 58enne residente a Miami Beach si è accorto che la percentuale di elettori che hanno compiuto il centesimo anno di età era particolarmente alta nel suo collegio. Così dopo il suo esposto è stato aperto un fascicolo, senza ipotesi di reato, per fare chiarezza sulla vicenda. Le indagini sono state affidate alla Guardia di Finanza.

Il parlamentare, si legge su La Repubblica, dopo aver ottenuto i dati degli aventi diritto dal ministero degli Interni, a ottobre ha depositato la sua denuncia: “Emerge una situazione – si legge nell’esposto – che non è credibile e che dimostra la non attendibilità della lista stessa, fatto che porta ad affermare che il risultato potrebbe essere alterato“. Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Costa Rica, Cuba, Dominica, Repubblica Dominicana, El Salvador, Giamaica, Grenada, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Saint Kitts e Nevis e Stati Uniti d’America: sono i 22 Paesi contenuti nel collegio in cui è stato eletto Di Giuseppe. Qui hanno diritto di voto 437802 cittadini italiani. Di questi, 2218 hanno già festeggiato il centesimo compleanno, lo 0,5%. Un numero decisamente alto rispetto a quello registrato sul territorio nazionale: dei 51 milioni di aventi diritto, solo 17177 sono centenari (dati Istat al primo gennaio 2021), quindi poco più dello 0,03%.

L’ipotesi è che tra gli oltre 2mila italiani longevi che vivono in Centro e Nord America alcuni siano morti, ma che il loro decesso non sia stato segnalato. In questo modo, qualcun altro avrebbe votato al posto dei defunti. “L’analisi dei dati rende realisticamente ipotizzabile – si legge sempre nella denuncia – che vi siano decine di migliaia di persone che risultano presenti nelle liste benché decedute e che quindi sia altamente probabile che, in loro nome, vi siano dei terzi che esercitano il diritto di voto. Fatto che potrebbe essere non occasionale”.

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