La Corte d’Appello di Caltanissetta ha condannato a 8 anni e 10 mesi e 15 giorni di carcere l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto, imputata di corruzione, concussione e abuso d’ufficio. Saguto, che nel corso del processo è stata radiata dalla magistratura, non era presente in aula. Una sentenza che conferma quasi totalmente il giudizio di primo grado, quando la stessa era stata condannata a 8 anni e 6 mesi. L’ex giudice era accusata di aver gestito illecitamente le nomine degli amministratori giudiziari dei beni sequestrati e confiscati alla mafia scegliendo solo professionisti a lei fedelissimi. In cambio avrebbe ricevuto da loro favori e regali.

I pm avevano chiesto una pena di 10 anni per l’ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Per l’accusa l’ex giudice sarebbe stata al centro di un vero e proprio “sistema” che avrebbe pilotato l’assegnazione delle amministrazioni giudiziarie dei beni sequestrati alla mafia in cambio di favori. La pm Claudia Pasciuti, nel corso della sua requisitoria, aveva sottolineato come Saguto non si tirò indietro “nemmeno a fronte del fatto che la stampa la tampinava, e che i vertici dell’ufficio le chiedessero chiarimenti, sul tentativo di strumentalizzare la sua funzione per ottenere un vantaggio patrimoniale per il suo nucleo familiare”.

Condannato a sette anni e sette mesi di reclusione anche Gaetano Cappellano Seminara, l’ex “re” degli amministratori giudiziari di Palermo: in primo grado era stato condannato a sette anni e sei mesi. Secondo l’accusa, con Silvana Saguto, e il marito di quest’ultima, l’ingegnere Lorenzo Caramma, avrebbero fatto parte di un vero e proprio “sistema” che avrebbe favorito alcune persone vicine alla giudice. Confermata la condanna a sei anni e mezzo per il marito di Silvana Saguto. Il figlio della coppia, Emanuele Caramma è stato condannato, invece, a 4 mesi.

La sentenza, emessa dopo 4 ore di Camera di consiglio, conferma quasi totalmente la decisione di primo grado. Confermata la pena a 3 anni di reclusione per l’ex prefetta di Palermo Francesca Cannizzo e per il docente dell’Università Kore di Enna ed ex amministratore giudiziario Carmelo Provenzano, che in primo grado era stato condannato a 6 anni e 10 mesi. Condannati anche a un anno e 4 mesi Walter Virga, giovane amministratore giudiziario, figlio del giudice Tommaso Virga, processato in uno stralcio e assolto. Quattro anni e 2 mesi per l’amministratore giudiziario Roberto Santangelo, e 2 e 8 mesi al tenente colonnello della Guardia di finanza Rosolino Nasca. Un anno e dieci mesi per il preside della facoltà di Giurisprudenza di Enna Roberto Di Maria. E ancora, 2 anni e 8 mesi per Maria Ingrao, la moglie di Provenzano e Calogera Manta, la cognata.

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Articolo Precedente

Lavori per le case popolari solo su carta, soldi dei fondi Ue intascati da professionisti e privati: tre arresti a Palermo

next
Articolo Successivo

Terracina, “così l’eurodeputato vicino a Meloni tentò di ostacolare l’inchiesta sul Comune con la scusa dell’immigrazione clandestina”

next