Ha il Covid Fabio Tuiach, portuale ed ex pugile, già consigliere leghista in consiglio comunale espulso dal partito per alcune prese di posizioni estremiste, passato poi temporaneamente a Forza Nuova ed attivissimo nelle ultime settimane sul fronte no-Vax e No Green pass. È stato lui stesso a dare l’annuncio sui social, mantenendo però fede alla propria posizione di scetticismo assoluto sulla gravità della malattia e sull’utilità di fare prevenzione. Era andato in piazza senza mascherina, ha avuto centinaia di contatti ravvicinati con i manifestanti, poi gli è venuta la febbre (39 gradi) e ha eseguito due tamponi salivari, risultando positivo. Adesso farà il test molecolare per avere una conferma.

Tuiach ha 41 anni e negli ultimi giorni era congedo da malattia per l’Autorità Portuale, ma nonostante ciò era stato visto ai varchi del porto, dove aveva cercato di fermare un automobilista, ma era stato dissuaso dai suoi stessi colleghi. Poi si era trasferito in Piazza Unità, partecipando a tutte le principali fasi della settimana no Green Pass che ha avuto Trieste come capitale. Com’è possibile che fosse in malattia e si presentasse in pubblico a manifestare? È quello che si chiedono le autorità portuali, che potrebbero presentare una denuncia. Anche la moglie è risultata positiva, ma non gli altri familiari. In attesa di conferme dal test molecolare del contagio, non resta che registrare le sue parole. “Ho preso il Covid perché sono stato sotto gli idranti della polizia, che mi hanno fatto prendere freddo. – ha dichiarato – Alcuni medici che ho conosciuto durante la manifestazione e con cui pregavo il Rosario, mi hanno consigliato di prendere vitamine e antinfiammatori. E così sto facendo. Io resto comunque contrario all’obbligo vaccinale, mi sembra una ingiustizia da dittatura. In porto lavoriamo con i turchi che non sono vaccinati. In Italia c’è il caos, il governo non pensa agli italiani. Ora ho io il Covid, ma non ho paura. Un vero cattolico non ha paura. Non farò mai il vaccino”.

Tuiach è diventato consigliere comunale di Trieste nel giugno 2016, eletto in quota Lega. Due anni dopo, a causa di alcune dichiarazioni sul femminicidio, che in molti casi sarebbe “un’invenzione della sinistra”, era stato espulso dal partito. Era quindi passato nel gruppo di Forza Nuova e poi al gruppo misto come indipendente. Altre sue dichiarazioni hanno suscitato polemiche. Ad esempio ha definito Maometto “un pedofilo”. Ha detto che Stefano Cucchi avrebbe meritato di morire perché spacciatore. Nel 2019 aveva proposto di vietare il Gay Pride a Trieste, sostenendo che “i Gay Pride in passato si sono macchiati di sconcerie ed atti osceni anche davanti ai bambini”. In consiglio comunale si era astenuto sul conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, perché si era sentito “offeso” dal fatto che la senatrice avesse ricordato che Gesù era ebreo e che venne ucciso da ebrei. Nel 2020, durante la pandemia aveva proposto di multare le donne che durante il lockdown si fossero rifiutate di fare sesso con i propri mariti. In un’altra occasione aveva ricordato come in qualche paese nel mondo per i gay ci siano il carcere e la pena di morte.

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