di Raffaele Guarino

Come da sempre accade in Italia, basta cambiare di poco la sintassi della frase e come per magia si plasma la realtà. Il caso del momento è l’obiettivo “centrato” delle 500mila dosi giornaliere somministrate, dichiarate dal generale Francesco Paolo Figliuolo a fine marzo in conferenza stampa.

Vaccini, raggiunto l’obiettivo delle 500mila dosi in un giorno” (Repubblica, 30 aprile); “Vaccinazioni, centrato il target delle 500mila dosi. Record in Lombardia, Piemonte e Veneto” (il Sole 24 ore, 30 aprile); “Vaccini, 500mila dosi al giorno: obbiettivo raggiunto. Possiamo continuare così” (Il Giorno, 30 aprile); “Vaccini, Raggiunto il mezzo milione di dosi al giorno: tutti i numeri e le previsioni del piano Figliuolo” (La Stampa, 30 aprile); “Figliuolo centra l’obiettivo, raggiunge le 500mila vaccinazioni” (Il Riformista, 29 aprile).

A leggere questi titoli, pare che il commissario all’emergenza Covid sia riuscito in un’impresa titanica che lui stesso aveva annunciato, raggiungendo con successo l’obiettivo prepostosi. Purtroppo, come spesso accade, la realtà è parecchio lontana da ciò. Riavvolgiamo il nastro a marzo. In conferenza stampa Figliuolo dichiara: “Vaccineremo 500mila persone al giorno dopo metà aprile”, dichiarazione pubblicata proprio il 20 marzo dall’agenzia Agi che virgoletta il Generale proprio nel titolo.

Chiaro? “500mila vaccinazioni dopo metà aprile”. Eh già, perché il refrain è cambiato appunto dopo la metà del mese, quando era chiaro dai numeri che l’obiettivo prefissato sarebbe stato irraggiungibile. Giornali e politica hanno iniziato a parlare di “entro aprile”. Una questione ben diversa, perché ci si attende che con tali presupposti iniziali, dal 15 aprile fino al 30 aprile si somministrino 500mila dosi al giorno per tutto quel periodo, ma sostituendo “dalla metà di” con “entro” ecco che un obiettivo pressoché infattibile diventa un successo.

Sì, perché a guardare i dati delle somministrazioni dal sito di Lab24 si può notare come per tutta la seconda metà di aprile si sia avuta una media di 350mila dosi somministrate al giorno, salvo poi due picchi di 520mila dosi somministrate il 29 aprile e di 515 mila dosi il 30 aprile. Poi dal primo maggio un calo enorme. Il primo maggio infatti Lab24 registra 420mila somministrazioni, il 2 maggio 364mila, il 3 maggio 381mila mentre il 4 di maggio 390mila. Guardando questi dati sembra davvero che ci sia stato uno sforzo enorme a chiudere le 500mila vaccinazioni negli ultimi 2 giorni utili di aprile, per mantenere quell’impegno formulato in conferenza stampa.

Se facciamo per un attimo il Tenente Colombo, a voler pensare proprio male, potrebbe sembrare si siano concentrate risorse umane e vaccinali proprio in quei due giorni di fine mese come a salvare parzialmente la faccia e dare una parvenza di target raggiunto.

In conclusione, possiamo dire che nella realtà dei fatti, avendo il commissario dichiarato “Vaccineremo 500mila persone al giorno dopo metà aprile”, l’obiettivo è stato realizzato con successo per due giorni su 15, ovvero per il 13,4%, e dobbiamo, visto il numero di somministrazioni dei primi di maggio, presupporre che ci sia un nuovo tacito obiettivo, ovvero le solite 350mila dosi giornaliere di media. Un successino-ino-ino-ino.

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