Fare la seconda dose di vaccino con un altro farmaco, come ha deciso la Francia? Io spero che in Italia non si faccia questo mix di vaccini. Non abbiamo nessuna indicazione chiara, né evidenze scientifiche, né alcuna esperienza reale. Da professionista ritengo che sia un azzardo. Io sinceramente non mi sottoporrei a un mescolamento di vaccini”. Così, ai microfoni di “Genetica Oggi”, su Radio Cusano Campus, il presidente dell’ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, si pronuncia sulla decisione del governo francese, che ieri ha raggiunto il record di 510mila dosi giornaliere di vaccini somministrati: sospendere la seconda dose di AstraZeneca agli under 55, che quindi riceveranno un vaccino diverso.

E aggiunge: “Secondo me, è importante che chi ha ricevuto il primo vaccino faccia la seconda dose con lo stesso farmaco. Su questo non ci piove. Ritengo che sia più prudente eseguire le indicazioni. Non a caso le seconde dosi vengono date in tempi differenti, a seconda della tipologia del vaccino. Per fortuna arriveranno vaccini che prevedono un’unica somministrazione, il che ci aiuterà moltissimo. Il caos su AstraZeneca? Io non credo che inficerà il raggiungimento dell’immunità di gregge, nel senso che le comunicazioni scientifiche su questo vaccino le abbiamo ben presenti. Sicuramente la comunicazione di AstraZeneca è stata un po’ confusionaria – continua – ma con il supporto dei medici arriveremo sicuramente all’immunità di gregge. In questa vicenda l’unica criticità reale è avere questi benedetti vaccini. Siamo carenti lì, ma per il resto siamo pronti e sono convinto che riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo. L’importante è che chi ha i compiti istituzionali per ottenere dosi di vaccino faccia il massimo per riceverli. Dobbiamo approfittare dell’arrivo della bella stagione per poter vaccinare il più possibile, anche in considerazione del fatto che ci saranno decisamente meno casi in virtù delle più alte temperature”.

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