Televisione

Crisi di governo e ascolti tv, quanti italiani hanno seguito dirette e talk? E c’è anche il “caso” CartaBianca

La rete diretta da Franco Di Mare ha trasmesso la lunga seduta live da Palazzo Madama, coperta televisivamente da Rai Parlamento già dalle 19.55. Operazione forse poco televisiva, probabilmente obbligata per il servizio pubblico che doveva coprire live le operazioni di voto: "Partiamo con grave ritardo, abbiamo seguito fino ad adesso la chiamata del voto per la fiducia al governo”, ha detto in apertura la Berlinguer visibilmente infastidita

di Giuseppe Candela

Il voto al Senato arriva in un giorno in cui la tv è invasa dai talk show, favorendo la copertura informativa di Rai3 con CartaBianca, Rete4 con Fuori dal Coro e La7 con DiMartedì. Non solo Berlinguer, Giordano e Floris perché Rai1, come immaginabile, ha trasmesso uno speciale del Tg1 con la conduzione di Francesco Giorgino. A completare la squadra le all news: SkyTg24, Tgcom24 e RaiNews24. A sorprendere però è la decisione di Rai3 che ha scelto di penalizzare il talk show condotto da Bianca Berlinguer facendo slittare la partenza alle 21.50 con i competitor già in onda e, dunque, avvantaggiati.

La rete diretta da Franco Di Mare ha trasmesso la lunga seduta live da Palazzo Madama, coperta televisivamente da Rai Parlamento già dalle 19.55. Operazione forse poco televisiva, probabilmente obbligata per il servizio pubblico che doveva coprire live le operazioni di voto: “Partiamo con grave ritardo, abbiamo seguito fino ad adesso la chiamata del voto per la fiducia al governo”, ha detto in apertura la Berlinguer visibilmente infastidita. “Lo abbiamo saputo alle 20.40, i lavori al Senato sono stati più lunghi perché hanno parlato più di quanto avrebbero dovuto. Poveretto, stava aspettando con me da tanto tempo”, ha detto rivolgendosi all’ospite Corrado Augias: “Stasera ti do del tu, dopo quest’attesa assieme di quaranta minuti dietro le quinte.”

“Dovremo correre più delle altre sere, abbiamo dovuto ridimensionare l’ultima parte”, ha aggiunto la giornalista che ha chiuso in ritardo ma evitando questa volta la furia di Linea Notte e di Maurizio Mannoni. Da tempo i rapporti tra Franco Di Mare e la padrona di casa, complice il caso Mauro Corona, sono finiti al centro della scena. La scelta del palinsesto, che pure non dipende solo dal direttore di Rai3 ma anche dal Coordinamento Rai, assume quindi una chiave di lettura differente?

Una crisi che non sembra regalare boom di ascolti. Di certo cambia i palinsesti e lunedì, in un momento sicuramente meno cruciale, le dirette dalla Camera dei Deputati e le edizioni speciali dei tg avevano sofferto dal punto di vista auditel. In prime time, per esempio, il Tg2 Post e il TgLa7 si erano fermati poco sopra il 3% di share e anche Quarta Repubblica senza exploit aveva portato a casa il 5,6%.

Discorso differente per martedì 19 gennaio, complice la situazione in bilico in Senato e il colpo di scena finale con la Var per il voto del senatore Ciampolillo. Complice l’allungamento della seduta e una serata con concorrenza non di primo ordine i risultati sono stati differenti con l’aumento fisiologico degli spazi informativi. La7 ha portato a casa buoni ascolti per Otto e mezzo (8,5%) e DiMartedì (7,1%), Rai1 si è affidata a Francesco Giorgino e allo speciale del Tg1 visto da quasi 4 milioni con il 14,5% di share, Rete 4 ha trasmesso Fuori dal Coro con Mario Giordano (preceduto da Stasera Italia al 5%) visto 1.169.000 con il 6,1%. Rai3, come dicevamo, ha allungato la diretta speciale di Rai Parlamento in onda dalla 19.55 alle 21.54 ottenendo 2.4 milioni con quasi il 9% di share e favorendo i buoni ascolti di CartaBianca quasi al 7% con 1.395.000 telespettatori.

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