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Ultimo aggiornamento: 17:01 del 9 Aprile

Fitto difende il riarmo e risponde alla piazza M5s: “Investire nella difesa è sviluppo, non vuol dire guerra”

La risposta del vicepresidente della Commissione Ue alla richiesta del Movimento 5 stelle
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“Commissario Fitto, le ha viste le immagini della piazza di Roma? Sabato scorso oltre 100mila cittadini hanno manifestato per dire basta soldi alle armi. Cosa risponde lei a quei cittadini? Che futuro offrite se la revisione della politica di coesione che proponete non offre garanzie alle regioni più fragili, non rafforza il pilastro sociale, non argina la fuga di giovani dai territori più deboli? Lo dico con chiarezza: no ai fondi di coesione per la spesa militare. Difendere l’Europa significa difenderne l’anima: giustizia sociale, sviluppo sostenibile, pace, questo siamo chiamati a fare”, con queste parole Valentina Palmisano, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, si è rivolta al vicepresidente della Commissione Ue alla Coesione Raffaele Fitto durante la sua audizione di oggi al Parlamento europeo

Nella replica Fitto ha difeso gli investimenti nella difesa che, ha detto, sono “una possibilità di sviluppo, perché danno anche la possibilità di poter creare le condizioni in un’industria fondamentale per il futuro. L’investimento in difesa non vuol dire, per quanto mi riguarda, ‘guerra‘ ma vuol dire ‘sicurezza‘, stabilità, garantire un futuro al continente europeo”. Alle persone che hanno protestato in piazza a Roma contro l’uso dei fondi di coesione per la difesa, ha detto, “voglio dire che con le risorse della politica di Coesione non si potevano e non si potranno comprare armi“. “Dobbiamo dirlo con chiarezza: non è previsto, nemmeno volontariamente, non è una possibilità che abbiamo”, ha ribadito

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