È una delle guerre meno raccontate sui media internazionali. Eppure la popolazione del Sudan sta affrontando una crisi umanitaria senza precedenti. “La più grave crisi di sfollati al mondo” secondo l’Onu. Il 15 aprile 2023 è scoppiato un conflitto armato tra le Forze Armate Sudanesi (SAF) e le Rapid Support Forces (RSF). Oltre 12 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case, per cercare rifugio in altre regioni del paese o in quelli limitrofi come Egitto, Ciad e Sud Sudan. I prezzi delle materie prime sono alle stelle e il sistema sanitario è al collasso: 1 ospedale su 3 non è più operativo e il movimento di operatori e aiuti umanitari internazionali per la popolazione è molto rischioso e complicato, talvolta impossibile.

In un contesto che anche nelle ultime settimana è andato deteriorandosi, con la capitale Khartoum al centro di un’ intensa escalation dei combattimenti, Emergency è presente nel Paese per portare cura e assistenza alla popolazione. L’ong gestisce progetti a Khartoum, Nyala, Port Sudan con un centro di cardiochirurgia, 2 ambulatori pediatrici eun1 Centro pediatrico. Oltre a una rete di cliniche cardiologiche a Kassala, Gedaref, Atbara.

Della situazione in un Sudan e delle sofferenze della popolazione parleranno Elena Giovanella, anestesista di Emergency collegata da Port Sudan, Pietro Parrino, direttore del dipartimento progetti di Emergency, insieme ai giornalisti del Fatto Quotidiano Gianni Rosini e Giulia Zaccariello.

La diretta fa parte di una serie di appuntamenti in diretta che ilfattoquotidiano.it ha deciso di dedicare al lavoro dell’ong nel mondo. Qui la prima puntata dalla Striscia di Gaza, qui quella dedicata all’impegno in Afghanistan, e a questo link quella sull’Ucraina.

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