Da Oriente giungono notizie preoccupanti per le case automobilistiche europee, già in gravi difficoltà. Il colosso cinese Byd, primo produttore di auto elettriche al mondo, ha intenzione di “spremere” più di quanto già non faccia i suoi fornitori, al fine di ridurre i costi di produzione e ribassare ulteriormente i listini. Ha quindi chiesto ai fornitori di prepararsi ad accettare nuovi tagli di prezzi poiché, argomenta Byd, la battaglia con la concorrenza si farà ancora più feroce e la casa cinese intende vincerla. La casa cinese pianifica nuove campagne promozionali sul mercato interno (il più grande al mondo), con veicoli offerti a prezzi scontati nel corso 2025.
La strategia è contenuta in una email inviata dall’azienda di cui qualcuno ha diffuso alcuni screen-shot. La richiesta ai fornitori è quella di una riduzione del 10% dei prezzi praticati, a partire dal prossimo gennaio. “La contrattazione annuale con i fornitori è una pratica comune“, ha affermato Li Yunfei, direttore delle pubbliche relazioni e di Byd cercando di sminuire la portata della richiesta. “Proponiamo obiettivi di riduzione dei prezzi ai fornitori. Non sono requisiti obbligatori. Possiamo negoziare”, ha aggiunto.
Ma il tenore di alcune risposte dei fornitori sembrano indicare altro. In particolare le richieste vengono reputate eccessive e si sottolinea come non possano essere attuate a discapito del trattamento dei lavoratori. In una risposta si legge come partecipare a “questo gioco al massacro” (dei concorrenti), violi i principi dell’etica e della natura umana.