La stagione si infittisce di partite, i giocatori si infortunano di più. Non è un’equazione perfetta, ma resta la realtà dei fatti. L’infortunio di Duvan Zapata – che ha riportato la lesione del menisco e del crociato – che ha messo la parola fine al suo campionato con il Torino, è solo l’ultima di una serie di “vittime” illustri di questo inizio di stagione. Da Bremer a Rodri, fino a Carvajal: dal precampionato ad oggi, sono già 7 i “big” che saranno costretti a guardare la stagione dal divano.

Bremer, infortunio sponda bianconera
Gleison Bremer aveva aperto la stregata settimana per le due squadre di Torino: prima di Zapata, infatti, il centrale brasiliano aveva riportato una lesione del legamento crociato nella sfida di Champions League contro il Lipsia.

Lo stacanovista Rodri
64 partite solo nella stagione 2023/2024 tra Manchester City e nazionale spagnola. E non si è trattato di comparse: praticamente tutte da titolare e senza mai essere cambiato. Uno stress che ha spremuto la tenuta mentale e fisica di Rodri. Uscito dal campo in lacrime nel match di Premier League contro l’Arsenal, lo spavento e l’apprensione erano giustificate: rottura del legamento crociato del ginocchio destro per il candidato al pallone d’oro. Stagione che finisce qui.

Ko dalla Spagna: Ter Stegen e Carvajal
Barcellona e Real Madrid dovranno fare a meno di due giocatori simbolo per il resto del campionato. Per i blaugrana, nelle scorse settimane il tendine di Marc-André Ter Stegen ha subito una “rottura completa“. I blancos, invece, hanno perso Dani Carvajal per la rottura del crociato dopo l’ultima gara di Liga contro il Villareal. Il Barcellona ha coperto l’assenza del tedesco ingaggiando lo svincolato e ormai ex ritirato Wojciech Szczęsny; il club di Carlo Ancellotti, invece, ha voluto rinnovare il contratto del terzino per un’altra stagione come segno di riconoscenza.

Rotture estive: Scamacca e Florenzi
Anche il precampionato ha falcidiato diversi giocatori. Tra i tanti, hanno fatto rumore gli infortuni di Alessandro Florenzi durante l’amichevole estiva contro il Manchester City e quello di Gianluca Scamacca contro il Parma. Lesione del legamento crociato anteriore associata a una lesione del menisco laterale per il terzino del Milan; rottura del crociato, del menisco e del collaterale, invece, per il centravanti dell’Atalanta e della nazionale italiana.

Il calciatori protestano
“Uno sciopero da parte dei giocatori? Sì, credo che non manchi molto a qualcosa del genere. Bisogna riposare e staccare perché la salute mentale è importante“. Risuonano profetiche le parole pronunciate proprio da Rodri qualche giorno prima del suo infortunio. Calendari fitti, troppe partite e poco riposo. Una stagione finisce e l’altra comincia senza nemmeno che te ne accorgi: “A mio umile avviso, il carico dell’attuale calendario è eccessivo. Volete un calcio di alto livello? Allora dobbiamo riposare: i protagonisti di questo sport, o se preferite di questo business, sono i calciatori. Siamo noi”. Il nuovo format della Champions League ha aumentato (come se ce ne fosse davvero bisogno) il numero di partite e il rinnovato Mondiale per Club prenderà il posto delle vacanze estive per i calciatori dei top club europei. Luciano Spalletti, invece, rimane di tutt’altra idea: “Per me non si gioca molto, bisogna essere attrezzati per giocare molto. Bisogna far giocare chi c’è dietro, i giovani. Quando una squadra non vince non bisogna parlare di titolari o riserve, ci sono squadre che hanno 25 giocatori all’altezza. Non bisogna creare alibi“.

Cosa insegna il precedente di Pedri
Il primo caso che spostò le attenzioni sul calendario e sul benessere dei calciatori risale alla stagione 2020/2021: il centrocampista del Barcellona Pedri giocò 73 partite, tra club e nazionale. Poi, un infortunio dopo l’altro e una precarietà fisica che ancora oggi lo stanno condizionando. Da quell’anno senza pause, ne seguono tre di stop continui: 9 infortuni e 75 partite saltate. In questo inizio di stagioni, le vittime illustri sono già 7, senza contare chi si porta dietro il grave infortunio dallo scorso anno. In quel periodo furono 3 in Serie A: Giorgio Scalvini (Atalanta), Lewis Ferguson (Bologna) e Perr Schuurs (Torino). Oggi, il conteggio è più che raddoppiato, e sono passati solo 2 mesi.

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