Nel 2023 era stato recordman di preferenze della Lega alle Comunali di Ivrea, pur senza centrare l’elezione a consigliere. Oggi Igor Bosonin, 46 anni, originario di Donnas in Valle d’Aosta, è stato arrestato e sottoposto a custodia cautelare ai domiciliari (insieme ad altre tre persone) con l’accusa di aver pestato il giornalista della Stampa Andrea Joly, spinto a terra e preso a calci il 20 luglio scorso perché “colpevole” di stare filmando un raduno di Casapound – con tanto di cori e fumogeni – in corso a Torino davanti al pub “Asso di bastoni”, ritrovo dell’estrema destra locale.

Come riporta il giornale online Aostasera, Bosonin è stato uno dei fondatori di Casapound in Val d’Aosta, partecipando nel 2011 all’apertura della prima sede. Trasferitosi in Canavese, nel 2018 si era candidato sindaco a Ivrea per il movimento neofascista con lo slogan “Prima gli eporediesi“, ottenendo appena 198 voti, pari all’1,94%. Cinque anni dopo ci riprova con il Carroccio, questa volta come semplice candidato consigliere, e ottiene quaranta preferenze, il miglior risultato della lista, che però non conquista alcun seggio.

L’ex candidato era stato espulso dal Carroccio già a fine luglio, dopo che era stato identificato tra gli aggressori e indagato dalla Procura di Torino per lesioni personali e violenza privata aggravate. “Io personalmente gli ho strappato digitalmente la tessera. Aveva la tessera di adesione alla Lega più leggera, quella da sostenitore, che gli è stata immediatamente revocata”, aveva dichiarato Alessandro Giglio Vigna, ex deputato e coordinatore del partito per il Canavese.

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