- 18:07 - Giornata della vista, Nucci (Tor Vergata): "Glaucoma principale causa cecità"
Roma, 10 ott. (Adnkronos Salute) - “Il glaucoma è una delle principali cause di cecità e ipovisione. Stime recenti indicano come, globalmente, vi siano più di 68 milioni di pazienti affetti, di cui 3.61 milioni ciechi e 4.14 milioni con gravi minorazioni visive dovute alla patologia”. Lo ha detto Carlo Nucci, ordinario di Malattie dell’apparato visivo e prorettore vicario dell’università di Roma Tor Vergata, intervenendo nell’ambito del convegno per la Giornata mondiale della vista, a cura di Iapb Italia Ets in collaborazione con l'Unione italiana ciechi e ipovedenti, che si è tenuto oggi al ministero della Salute. Il convegno - si legge in una nota - è stato un momento importante perché esperti, in presenza delle istituzioni, si sono affrontati temi ormai imprescindibili per l’oculistica quali l’uso e i benefici delle tecnologie avanzate, applicazioni cliniche di teleoftalmologia, teleriabilitazione visiva, ruolo dell'intelligenza artificiale nella ricerca clinica oftalmologica e nuove tecnologie nel glaucoma.
Malattia subdola, perché spesso silente finché non è troppo tardi e per cui è fondamentale l’azione di prevenzione e diagnosi precoce, “il glaucoma - spiega Nucci - è una neuropatia ottica progressiva in cui la pressione intraoculare elevata è il principale fattore di rischio e che determina una progressiva morte delle cellule della retina e delle fibre assonali che costituiscono il nervo ottico” potendo arrivare a interessare anche le aree centrali del sistema nervoso centrale. “La malattia ha un forte impatto sulla qualità della vita del paziente - sottolinea il professore - perché riduce progressivamente il campo visivo e limita le attività quotidiane, ma ha anche un forte impatto economico sul Servizio sanitario nazionale. In Italia l’incidenza dello 0,3% della malattia è in linea con il resto del mondo, ma il dato più significativo è che nel 2020 si stima ancora che i soggetti ciechi, per questa patologia, superino i 3,5 milioni e gli ipovedenti superino i 4 milioni. Negli ultimi anni c’è stata una diminuzione dei pazienti ciechi per glaucoma, ma un drastico aumento dei pazienti con grave ipovisione”.
Nel suo intervento Nucci ha illustrato anche le più recenti innovazioni tecnologiche nell’abito della diagnosi e del trattamento della malattia. In particolare ha presentato evidenze cliniche a supporto dell’utilizzo di Oct, tomografia ottica computerizzata, di ultima generazione per la diagnosi precoce delle alterazioni morfologiche indotte dalla malattia, sottolineando le prospettive che tali studi aprono per l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella diagnosi del glaucoma.
In Italia oltre 3 milioni di persone soffrono o sono a rischio di malattie che possono portare a ipovisione e cecità come glaucoma, retinopatia diabetica e degenerazione maculare legata all’età. “Nell’arco di dieci anni – sottolinea Mario Barbuto, presidente Iapb Italia Ets – gli utenti del sito iapb.it sono cresciuti di 3 volte: da 600mila a 2,1 milioni. Questo è sì segno di un’aumentata consapevolezza, ma anche il sintomo che le domande di salute visiva non trovano risposta nella Sanità pubblica e che le persone sono spinte a cercare da sole e altrove le risposte”.
Nella Giornata mondiale della vista, grazie a Iapb Italia Ets e all’Unione italiana ciechi e ipovedenti, sono previsti eventi in oltre 100 città, in 102 su 107 provincie italiane, con distribuzione di materiale informativo e controlli oculistici gratuiti. Informazioni su giornatamondialedellavista.it
- 17:42 - Salone Csr a processo all'università Bocconi, 'bene confronto ma coinvolga più voci critiche'
Milano, 10 ott. (Adnkronos) - Un processo in piena regola, non nelle aule di un tribunale ma nel cuore del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, per mettere in evidenza le criticità rispetto al ruolo che il Salone ha avuto in questi anni nella crescita della cultura della sostenibilità. È quello che è andato in scena oggi, all’università Bocconi di Milano, nel corso della manifestazione, tra le più importanti in Italia sulla sostenibilità, giunta quest’anno alla dodicesima edizione nazionale.
Come nei veri processi, sui banchi c’erano un giudice, il pm, l’avvocato della difesa e la giuria. Sotto accusa il Salone stesso, che provocatoriamente, ma in linea con il tema scelto quest’anno di 'Sfidare le contraddizioni', ha voluto mettersi in discussione e aprirsi al confronto con l’obiettivo di un miglioramento costante. I capi d’accusa, formulati dal giornalista Luca Ferraiuolo nelle vesti di pubblico ministero, sono stati tre. Il primo è quello di essere un evento 'washing' in cui imprese e organizzazioni fanno mostra solo del lato migliore del loro profilo sostenibile, senza essere chiamate a un vero contradditorio. La seconda accusa è quella di essere un evento chiuso al confronto, anche solo dialettico, con posizioni critiche di attori sociali esterni al mondo delle imprese, riducendo così il ruolo più ampio di 'palestra culturale' che si era proposto di ricoprire.
In sostanza, il Salone è diventato una 'bolla' autoreferenziale, dove la realtà è rappresentata solo parzialmente e in modo acritico, attraverso i progetti positivi delle imprese, senza alcun dibattito vero. Mentre fuori dal Salone, le criticità che minacciano un futuro sostenibile sono diventate emergenze: dal cambiamento climatico ai conflitti salute–lavoro o salute– ambiente. Infine, il Salone della Csr e dell’innovazione sociale è stato accusato di non aver misurato e valutato gli impatti culturali generati dalla sua attività.
Sono intervenuti come testimoni di accusa Gianfranco Daneluzzo, filantropy advisor di Terzo Distretto e Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes Italia, che, da conoscitori del Salone fin dalle sue origini, hanno confermato le argomentazioni del pm. Di fronte al giudice, impersonato da Elio Borgonovi, docente emeritus dell’università Bocconi, la difesa, impersonata da Roberto Randazzo, partner di Legance, ha proposto le sue argomentazioni. Il Salone, nell’arco degli ultimi 12 anni, ha raccontato ad una platea sempre più estesa che cosa significhi la sostenibilità, proprio grazie alle best practice che le aziende per prime, soprattutto quelle di grandi dimensioni, hanno realizzato in termini di corporate social responsibility. Aver creato confronto, networking, condivisione sono meriti incontestabili del Salone, che ha favorito così anche la contaminazione virtuosa fra le organizzazioni grandi e piccole, e la possibilità di costruire partnership efficaci su progetti di sostenibilità.
Roberto Randazzo ha anche ricordato l’importanza del Giro d’Italia della Csr, evento in dieci tappe collegato al Salone nazionale, che negli anni ha stimolato nei territori il dibattito sulla sostenibilità. I testimoni della difesa, Alfio Fontana, Csr manager di Humana People to People e Marianna Palella, ceo di Citrus, hanno ricordato le molte partnership e i tanti accordi importanti che le rispettive organizzazioni hanno attivato proprio nell’ambito del Salone e hanno sottolineato il suo valore come facilitatore di relazioni. La giuria composta da Michela Paparella, ceo di Kulta - Scuola Channel; Luca Pereno, amministratore di (Ri)generiamo Leroy Merlin; Valerio Pedroni, presidente della commissione Economia civile del Comune di Milano e Lucia Speranza, che fa parte del network Csrnative, insieme al giudice Borgonovi ha emesso una sentenza di assoluzione per due capi di accusa, e di colpevolezza con attenuanti per il terzo, accompagnata da raccomandazioni per il futuro.
Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale è stato assolto dall’accusa di essere un evento 'washing'. Al contrario, è stato riconosciuto il suo importante ruolo abilitante nella condivisione e contaminazione di esperienze e pratiche virtuose fra le organizzazioni. Rispetto al secondo capo d’accusa, relativo alla ridotta presenza di un dibattito critico, il Salone è stato giudicato colpevole con attenuanti specifiche, con la raccomandazione di organizzare più momenti di dialogo con chi abbia una visione diversa della sostenibilità, facendo partecipare anche soggetti esterni e voci critiche, pur mantenendo lo stile di evento che promuove un confronto costruttivo e non ideologico. Per la terza accusa, quella di non aver misurato il proprio impatto culturale, il Salone è stato dichiarato non colpevole, ma dovrà impegnarsi a definire nuovi strumenti utili a misurare e valutare gli impatti culturali prodotti, anche organizzando gruppi di ricerca mirati. La dodicesima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale continua fino a domani, venerdì 11 ottobre, giornata conclusiva. Sul sito del Salone è possibile consultare il programma completo degli eventi, aperti al pubblico e visibili anche in streaming, che si svolgono in contemporanea in quattro 'piazze' e due aule seminari all’università Bocconi in Via Roentgen 1 (edificio Grafton).
- 17:35 - Csr: Salone a processo all'università Bocconi, 'bene confronto ma coinvolga più voci critiche'
Milano, 10 ott. (Adnkronos) - Un processo in piena regola, non nelle aule di un tribunale ma nel cuore del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, per mettere in evidenza le criticità rispetto al ruolo che il Salone ha avuto in questi anni nella crescita della cultura della sostenibilità. È quello che è andato in scena oggi, all’università Bocconi di Milano, nel corso della manifestazione, tra le più importanti in Italia sulla sostenibilità, giunta quest’anno alla dodicesima edizione nazionale.
Come nei veri processi, sui banchi c’erano un giudice, il pm, l’avvocato della difesa e la giuria. Sotto accusa il Salone stesso, che provocatoriamente, ma in linea con il tema scelto quest’anno di 'Sfidare le contraddizioni', ha voluto mettersi in discussione e aprirsi al confronto con l’obiettivo di un miglioramento costante. I capi d’accusa, formulati dal giornalista Luca Ferraiuolo nelle vesti di pubblico ministero, sono stati tre. Il primo è quello di essere un evento 'washing' in cui imprese e organizzazioni fanno mostra solo del lato migliore del loro profilo sostenibile, senza essere chiamate a un vero contradditorio. La seconda accusa è quella di essere un evento chiuso al confronto, anche solo dialettico, con posizioni critiche di attori sociali esterni al mondo delle imprese, riducendo così il ruolo più ampio di 'palestra culturale' che si era proposto di ricoprire.
In sostanza, il Salone è diventato una 'bolla' autoreferenziale, dove la realtà è rappresentata solo parzialmente e in modo acritico, attraverso i progetti positivi delle imprese, senza alcun dibattito vero. Mentre fuori dal Salone, le criticità che minacciano un futuro sostenibile sono diventate emergenze: dal cambiamento climatico ai conflitti salute–lavoro o salute– ambiente. Infine, il Salone della Csr e dell’innovazione sociale è stato accusato di non aver misurato e valutato gli impatti culturali generati dalla sua attività.
Sono intervenuti come testimoni di accusa Gianfranco Daneluzzo, filantropy advisor di Terzo Distretto e Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes Italia, che, da conoscitori del Salone fin dalle sue origini, hanno confermato le argomentazioni del pm. Di fronte al giudice, impersonato da Elio Borgonovi, docente emeritus dell’università Bocconi, la difesa, impersonata da Roberto Randazzo, partner di Legance, ha proposto le sue argomentazioni. Il Salone, nell’arco degli ultimi 12 anni, ha raccontato ad una platea sempre più estesa che cosa significhi la sostenibilità, proprio grazie alle best practice che le aziende per prime, soprattutto quelle di grandi dimensioni, hanno realizzato in termini di corporate social responsibility. Aver creato confronto, networking, condivisione sono meriti incontestabili del Salone, che ha favorito così anche la contaminazione virtuosa fra le organizzazioni grandi e piccole, e la possibilità di costruire partnership efficaci su progetti di sostenibilità.
Roberto Randazzo ha anche ricordato l’importanza del Giro d’Italia della Csr, evento in dieci tappe collegato al Salone nazionale, che negli anni ha stimolato nei territori il dibattito sulla sostenibilità. I testimoni della difesa, Alfio Fontana, Csr manager di Humana People to People e Marianna Palella, ceo di Citrus, hanno ricordato le molte partnership e i tanti accordi importanti che le rispettive organizzazioni hanno attivato proprio nell’ambito del Salone e hanno sottolineato il suo valore come facilitatore di relazioni. La giuria composta da Michela Paparella, ceo di Kulta - Scuola Channel; Luca Pereno, amministratore di (Ri)generiamo Leroy Merlin; Valerio Pedroni, presidente della commissione Economia civile del Comune di Milano e Lucia Speranza, che fa parte del network Csrnative, insieme al giudice Borgonovi ha emesso una sentenza di assoluzione per due capi di accusa, e di colpevolezza con attenuanti per il terzo, accompagnata da raccomandazioni per il futuro.
Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale è stato assolto dall’accusa di essere un evento 'washing'. Al contrario, è stato riconosciuto il suo importante ruolo abilitante nella condivisione e contaminazione di esperienze e pratiche virtuose fra le organizzazioni. Rispetto al secondo capo d’accusa, relativo alla ridotta presenza di un dibattito critico, il Salone è stato giudicato colpevole con attenuanti specifiche, con la raccomandazione di organizzare più momenti di dialogo con chi abbia una visione diversa della sostenibilità, facendo partecipare anche soggetti esterni e voci critiche, pur mantenendo lo stile di evento che promuove un confronto costruttivo e non ideologico. Per la terza accusa, quella di non aver misurato il proprio impatto culturale, il Salone è stato dichiarato non colpevole, ma dovrà impegnarsi a definire nuovi strumenti utili a misurare e valutare gli impatti culturali prodotti, anche organizzando gruppi di ricerca mirati. La dodicesima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale continua fino a domani, venerdì 11 ottobre, giornata conclusiva. Sul sito del Salone è possibile consultare il programma completo degli eventi, aperti al pubblico e visibili anche in streaming, che si svolgono in contemporanea in quattro 'piazze' e due aule seminari all’università Bocconi in Via Roentgen 1 (edificio Grafton).
- 17:23 - Roma, Bonaccorsi (Municipio I): "L'arte per contrastare il turismo mordi e fuggi"
Roma, 10 ott. - (Adnkronos) - “Si parla molto di spopolamento del centro storico. Iniziative come questa sono fatte per resistere”. Così Lorenza Bonaccorsi, presidente del I Municipio, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione del murale Carnevale Romano di Orfeo Tamburi. L’ 11,12 e13 ottobre, in occasione del Tevere Day dopo più di 40 anni, sarà possibile visitare il Murale situato all’interno del palazzo dell’Anagrafe. L’opera si trova nel seminterrato dell’immobile, all’interno di un ambiente nato come sala di rappresentanza.
“Questa - continua Bonaccorsi - è un'affermazione di un principio: riportare qualità e bellezza in luoghi che invece sono considerati tendenzialmente ostili, in un territorio che viene fagocitato soltanto in una concezione forse un po' troppo esasperata di mordi e fuggi dal turismo. Queste iniziative sono momenti di riflessione, pensiamo che siano piccoli momenti ma sono invece dei mattoncini per resistere prima e poi costruire”.
“Credo sia doveroso che in un palazzo come questo si ridiano aria, luce e storia ad un artista importante come Orfeo Tamburi. Questo palazzo fa parte della storia della nostra urbanistica e architettura e all’interno cela opere ricche di interesse. È chiaro che noi dobbiamo lavorare sempre di più su tante questioni infrastrutturali, dalla qualità della vita ai servizi. Abbiamo voluto inserire l'iniziativa di oggi all'interno del Tevere Day che dà una visione più ampia di vivibilità e di sostenibilità”.
- 17:21 - Governo: Cdm conferma Ruggero Di Martino vice Avvocato generale dello Stato
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni, visti la proposta ricevuta dall’Avvocato generale dello Stato e il parere favorevole del Consiglio degli avvocati e procuratori dello Stato, ha deliberato il rinnovo, fino alla data del collocamento a riposo previsto per il 5 ottobre 2026, dell’incarico di vice Avvocato generale dello Stato all’avvocato Ruggero Di Martino. Lo riferisce il comunicato diffuso al termine della riunione.
- 17:21 - Carceri: Cdm approva regolamento su medici Polizia penitenziaria
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha approvato, in esame definitivo, il regolamento per la disciplina delle modalità di accesso alla qualifica iniziale, del percorso di formazione iniziale, della progressione in carriera, dell’aggiornamento professionale, della formazione specialistica e della regolazione dell’attività libero professionale dei funzionari della carriera dei medici del Corpo di Polizia penitenziaria. Il testo -riferisce il comunicato di Palazzo Chigi- tiene conto del parere espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato.
- 17:20 - **Senato: fonti presidenza, La Russa arbitro che difende linguaggio moderato e di buon gusto**
Roma, 10 ott. (Adnkronos) - "Il presidente del Senato non solo è arbitro come dice il senatore Matteo Renzi ma in Aula chiede e difende un linguaggio moderato e di buon gusto”. Così fonti della presidenza del Senato, dopo che il senatore Matteo Renzi, durante il Question time, aveva invitato il presidente, Ignazio La Russa, a fare l'"arbitro" e non il "supporter".