Nella sua vita precedente è stata giornalista, Garante della privacy, direttrice della tv di Stato e avvocatessa di successo, nonché ex legale di Melania Trump. E ora Nataša Pirc Musar è diventata la prima presidente donna della Slovenia, sconfiggendo al ballottaggio col 53,86% dei voti il conservatore Anze Logar, fermo al 46,14%. Candidata indipendente, Pirc Musar ha raccolto il voto di tutto l’elettorato liberal-progressista, confermando una tradizione ormai trentennale di presidenti di centro-sinistra.

Ha superato l’ex ministro degli Esteri Anže Logar, candidato conservatore artefice di una campagna caratterizzata dai toni moderati che gli hanno permesso di distanziarsi dal leader di destra ed ex premier Janez Janša, ma senza riuscire a fare breccia sulla maggioranza dell’elettorato che lo considera ancora troppo vicino a lui, da molti accusato di metodi di governo illiberali e disprezzo dei media. Pirc Musar subentrerà a Borut Pahor, giunto al secondo e ultimo mandato, dal quale prenderà formalmente il timone il prossimo 23 dicembre.

Avvocata lubianese di 54 anni, un figlio ventenne, Pirc Musar ha un passato decennale come giornalista per la televisione pubblica di Stato, durante il quale ha condotto il telegiornale di punta del primo canale, e per la rete privata Pop TV, con esperienze lavorative e formative anche alla Cnn, alla BBC e a Sky News. Ma dopo un dottorato in legge all’università di Vienna, Pirc Musar ha deciso di dedicarsi interamente all’attività forense, dove si è contraddistinta per le sue battaglie dedicate alle libertà civili, al diritto all’informazione – con un passaggio anche come direttrice generale della Televisione di Stato – e alla difesa dei diritti umani.

Avvocata affermata nel foro di Lubiana, in passato ha anche difeso la ex first lady americana di origini slovene, Melania Trump, che si era rivolta a lei durante gli anni alla Casa Bianca, intervenendo sulle aziende che tentavano di commercializzare prodotti col suo nome. Durante la campagna elettorale Pirc Musar è finita sotto accusa di una parte della stampa per il suo ruolo nel piccolo impero imprenditoriale costruito dal marito, colpevole secondo alcune ricostruzioni di utilizzare paradisi fiscali per evadere le tasse, con la complicità della moglie avvocato.

Dal suo comitato elettorale, riunito nella Ruska dača, una proprietà di famiglia alle porte di Lubiana che è anche un edificio storico protetto come monumento culturale, Pirc Musar ha festeggiato insieme a centinaia di attivisti, ospiti e giornalisti che aveva invitato per celebrare quella che riteneva una vittoria annunciata: “Mi aspetto che le persone riconoscano i valori che difendo come quelli in cui credo e quelli che vogliono loro stessi”, ha detto nella sua prima dichiarazione, prima di aggiungere che la Slovenia merita di più e che è pronta a mettersi al lavoro già da domani, perché “abbiamo molto lavoro davanti a noi”, ha detto la nuova presidente. Insieme a lei nel comitato elettorale anche l’ex presidente Danilo Turk, mentre nelle settimane scorse un altro ex presidente, Milan Kučan, le aveva espresso il suo sostegno.

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