E’ stato scarcerato dal Cpa di Torino Bilal, il ragazzino di origine marocchina, non accompagnato, che si era reso protagonista nelle ultime settimane di diversi furti e rapine soprattutto nella zona della stazione Centrale di Milano. È uscito nei giorni scorsi ed è stato ricollocato in una comunità con una misura di sicurezza. Lo ha deciso il gip del Tribunale per i minorenni di Milano dopo l’ultimo accertamento medico legale che ha stabilito che non c’è alcuna certezza che il ragazzino abbia 14 anni e dunque che sia imputabile.

Bilal era stato arrestato lo scorso 20 ottobre dopo l’ennesima rapina, preceduta dall’ennesima fuga dalla comunità. La Procura per i minorenni aveva chiesto per lui il carcere minorile, sulla base del fatto che dagli ultimi accertamenti la sua età presunta era stata portata a 14 anni. Il gip aveva accolto la richiesta disponendo però ulteriori approfondimenti. Le analisi fatte dal laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano hanno stabilito che non si possa dire affatto che ha superato la soglia minima dell’imputabilità: da qui la decisione della scarcerazione. Il minore, dunque, torna in comunità, anche se il giudice ha disposto in più una misura di sicurezza per cercare di impedire che possa allontanarsi ancora una volta.

Il ragazzo – esile ma alto un metro e sessantacinque con una leggera peluria che lo fa già apparire adolescente – ha raccontato di essere scappato dal Marocco a nove anni, di essere stato in Francia, Spagna, Germania, Olanda e di essere a Milano da mesi. Forse tossicodipendente (aveva uno psicofarmaco nello zaino), con la scabbia, ha continuato a scappare da ogni comunità dove è stato portato dopo ogni rapina.

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