Il gruppo Trafigura, uno dei più importanti trader al mondo di materie prime, sta aiutando la Russia a vendere parte del gasolio che raffina in America Latina, attenuando così le ricadute dell’embargo europeo e statunitense. Secondo quanto scrive l’agenzia Bloomberg Trafigura ha da poco movimentato il cargo Marlin Aventurine consegnando a Petroecuador, compagnia di stato ecuadoregna, 262mila barili di gasolio prodotto in Russia. Alle quotazioni attuali solo questo carico vale circa 75 milioni di dollari. L’embargo statunitense sul greggio russo è già in vigore, quello europeo lo diventerà gradualmente entro fine anno. Trafigura aveva pubblicamente annunciato l’intenzione di abbandonare il mercato russo. Lo stesso hanno affermato altri grandi trader come Gunvor o la svizzera Glencore. La vendita di petrolio e prodotti raffinati russo risulta estremamente profittevole poiché Mosca applica sensibili sconti al momento dell’acquisto di barili da parte dei trader che li rivendono poi agli attuali, elevati, prezzi di mercato.

Alla richiesta di un commento Trafigura ha replicato che la compagnia non commenta singole spedizione e che continua a rispettare i termine dell’embargo deciso dall’Ue. Petroecuador che solitamente utilizza soprattutto prodotti statunitensi, sottolinea come in questi momento sia alle prese con una crisi di approvvigionamento. “L’Ecuador ha un deficit nella fornitura di prodotti petroliferi e la nostra priorità è compensare quel deficit”, ha affermato la compagnia in una nota. L’Ecuador peraltro non ha disposto alcuna limitazione all’acquisto di petrolio dalla Russia. Le forniture di greggio russo sono in forte aumento anche verso Cina, India e Turchia.

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