La risposta di Mosca alle rivelazioni pubblicate oggi sulla presenza di una spia dei servizi segreti russi infiltratasi nella base Nato di Napoli arriva via Twitter, dal profilo ufficiale dell’ambasciata russa in Italia. L’inchiesta, infatti, è stata portata condotta e pubblicata da La Repubblica, insieme al sito investigativo Bellingcat, il giornale tedesco Der Spiegel e il sito di informazione The Insider. E proprio il quotidiano italiano è finito nel mirino dei diplomatici di Mosca che hanno deciso di rispondere con un meme: “Se vedi 007 russi ovunque, forse leggi troppo La Repubblica, si legge sotto al disegno di un anziano seduto su una panchina di un parco e circondato da grigie figure che rappresentano lo stereotipo della spia. La guerra continua anche sui social.

Arriva anche la risposta del quotidiano romano che, a firma della direzione, invita i diplomatici russi a evitare la “propaganda dozzinale” e a rispondere alle domande: “Anziché rispondere alle nostre domande, la scelta dell’ambasciata russa è stata di affidarsi alla propaganda più dozzinale – si legge – L’ambasciata russa in Italia si affida a una lugubre vignetta per ironizzare sulla nostra inchiesta sullo spionaggio del Cremlino in Italia, identificando i nostri lettori con un’immagine che somma tutti gli stereotipi più negativi sugli italiani. Sarebbe stato piuttosto preferibile ricevere dall’ambasciatore Razov e dai suoi collaboratori dei commenti alle nostre dettagliate rivelazioni, per rispondere ai legittimi interrogativi sulle attività illegali svolte nel nostro Paese dalla cittadina russa Olga Kolobova, alias Maria Adela Kuhfeldt Rivera, e sul perché Mosca stia dedicando così tante risorse a spiare l’Italia”.

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