“Stavamo passando in macchina per caso e abbiamo visto un ragazzo che chiedeva aiuto. Quando abbiamo visto il tunnel abbiamo avuto paura e ce ne siamo andati via”. Lo hanno raccontato nel corso dell’udienza per direttissima Antonio Pinto e Mario Mazza, i due arrestati ieri 11 agosto per resistenza e danneggiamento in riferimento alla vicenda su una presunta banda del buco bloccata in via Innocenzo XI nel quartiere Aurelio a Roma. Entrambi, in attesa del processo per direttissima il 20 dicembre, sono stati rimessi in libertà: il giudice ha convalidato l’arresto non applicando la misura cautelare.

“Mentre andavamo via”, hanno aggiunto, “ci ha accostato un’auto. Ho visto le pistole, ma non abbiamo capito che erano carabinieri perché era un’auto civetta”. Il pm ha sollecitato per i due la custodia cautelare in carcere e il giudice è in camera di consiglio. I carabinieri ieri hanno denunciato altre due persone per danneggiamento e crollo colposo, tra cui l’uomo rimasto per quasi nove ore bloccato in un cunicolo a sei metri di profondità.

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