Hanno spalato senza sosta, tutto il giorno, gli abitanti dei paesi dell’Alta Valcamonica, nel Bresciano, dove la scorsa notte un nubifragio ha trasformato le strade in torrenti, a causa dell’esondazione del torrente Re. A 35 anni dall’alluvione che causò cinque vittime, Niardo e Braone sembrano rivivere lo stesso incubo. “È uguale a al 1987: un’ora di acqua ha fatto questo disastro. Tremava tutto, venivano giù i sassi”, racconta un residente che, vanga in mano, si è messo subito al lavoro. “A me il maltempo ha rotto la macchina, che era in cortile, e tutto l’appartamento è da rifare“, aggiunge una donna. “Ho sentito ambulanze e vigili del fuoco – racconta un altro residente di Niardo – Pensavo a qualche fognatura saltata, invece è uguale all’alluvione del 1987”. La pioggia ha causato “una colata molto importante che s’è bloccata all’inizio del conoide e ha fatto disalveare l’alveo” del torrente Re, “ancora fuori sede”, ha spiegato spiega il direttore della Protezione civile bresciana, Giovanmaria Tognazzi

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