Per la prima volta nella storia, in Gran Bretagna sono stati registrati più di 40 gradi. Il nuovo record è stato segnato a Coningsby, nel Lincolnshire, dove si è toccato un picco di 40,3°. Qualche ora prima all’aeroporto di Heathrow, il termometro si era fermato a 40,2°. Si tratta del terzo muro infranto in poche ore. In mattinata, infatti, a Charlwood, un paesino nel Surrey a pochi chilometri dall’aeroporto di Gatwick, sono stati raggiunti i 39,1 gradi centigradi. E i primati di temperatura più alta si sono sbriciolati anche in Francia: come confermato da Météo France, in 64 comuni francesi è stato battuto il record di caldo assoluto, al culmine dell’ondata di afa. I picchi sono stati registrati principalmente lungo la costa atlantica.

Finora la temperatura più alta mai registrata in Gran Bretagna era di 38,7°, toccata nel 2019 al Cambridge Botanic Garden. Mentre ora, in meno di 24 ore, in circa trenta punti di rilevazione dell’Inghilterra sono stati raggiunti picchi mai visti in precedenza. Quella tra lunedì e martedì è stata anche la notte più calda per i britannici, con le temperature che non sono scese al di sotto dei 25 gradi centigradi. Il record notturno è stato raggiunto a Kenley nel Surrey dove sono stati toccati i 25,8 gradi centigradi. Un’ondata di caldo estremo, con tanto di allarme rosso diramato per la prima volta nel Paese e rischio di morte. Fino a mercoledì, quando invece il Met office ha diramato un allarme giallo per i temporali previsti nel sud dell’Inghilterra dalle 13 alle 21.

Che faranno sì abbassare le temperature, ma anche disagi per i forti acquazzoni. Tra le città più calde c’è anche Londra, dove prima dalle 10 si registravano già più di 35 gradi. I trasporti nella capitale hanno registrato un 30 per cento di passeggeri in meno rispetto al giorno precedente, dopo che il Transport for London ha consigliato di “mettersi in viaggio solo se strettamente necessario”. Cancellate anche diverse corse dei treni a nord e a sud della capitale. Disagi nei trasporti per il caldo sono stati registrati anche all’aeroporto di Luton, costretto a sospendere i voli, mentre nel Cambridgeshire la polizia ha chiuso una strada a doppia corsia che si è deformata come uno ‘skatepark’ a causa delle alte temperature.

A fotografare lo stato di caldo eccezionale sono state anche le immagini scattate dal satellite Sentinel-2, missione sviluppata dall’Agenzia Spaziale Europea nell’ambito del programma Copernicus: il confronto tra quelle di giugno e quelle nella seconda settimana di luglio rivela come il verde paesaggio britannico sia diventato marrone a causa della siccità. In altre zone d’Europa i satelliti stanno monitorando anche gli incendi devastanti. Nel Sud-Ovest della Francia, nella famosa regione vitivinicola intorno alla città di Bordeaux, due incendi scoppiati il 12 luglio hanno bruciato più di 100 chilometri quadrati, lasciando vistose ‘cicatrici’ nelle immagini satellitari. Circa 16mila persone sono state evacuate e più di 1.500 vigili del fuoco, ai quali se ne aggiungeranno presto altri, stanno lavorando per spegnere le fiamme.

“Dal Sahara fino a Londra, il caldo nordafricano risale fino al Mare del Nord”, osservano gli esperti, ricordando che in Italia già “dal 10 maggio, abbiamo convissuto costantemente con picchi oltre i 35 gradi su gran parte del Paese e, negli ultimi giorni, anche in montagna il termometro è impazzito: per il caldo si aprono nuovi crepacci, anche sulla Marmolada, con la peggiore crisi dei ghiacciai degli ultimi anni”. Più ad ovest sui Pirenei, nel Principato di Andorra, “si sono registrati addirittura 38,7°C a circa 900 metri di quota”.

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