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Omicidio Willy, il cameriere influencer Gabriele Bianchi vittima dell’omonimia: “Non sono io l’assassino, anche Instagram mi ha negato la spunta blu”

Il giovane di 26 anni è già considerato da Forbes Italia tra i 5 più influenti del food italiano ma in queste ore si è trovato al centro di un grande equivoco sui social

di Luca Guarneri

Questo è un caso di omonimia che pesa sempre più con il passare del tempo. L’omicidio di Willy Monteiro Duarte avvenuto nel 2020 a Colleferro ha sconvolto l’intero Paese: la sua morte non trova altra spiegazione se non nella cieca violenza e per questo nelle scorse ore è arrivata la sentenza di condanna all’ergastolo per i responsabili dell’omicidio, i due fratelli Marco e Gabriele Bianchi. Proprio Gabriele è stato ritenuto colpevole di aver ucciso in maniera lucida e precisa il giovane Willy Monteiro Duarte. Dopo la notizia del verdetto dei giudici, i social hanno preso di mira i profili degli assassini, facendo però un po’ di confusione. Il Gabriele Bianchi di cui vi parliamo oggi è però un cameriere influencer toscano. La sua unica colpa? Avere lo stesso nome e cognome di uno dei ragazzi condannati.

Nessun legame quindi con la vicenda di cronaca in questione ma solo tante minacce ricevute ingiustamente e un’immagine macchiata sui social sia nel privato che lavorativamente parlando. “A causa di questo caso di omonimia sto subendo un forte danno di immagine”, racconta il cameriere originario di Cecina (Livorno). E continua: “Non posso neanche chiedere un risarcimento ed è assurdo. Posso passare sopra a tutti gli insulti che ricevo quotidianamente sui social ma questa situazione mi ha portato a perdere alcune posizioni lavorative perché messe in discussione a causa del mio nome”. C’è un punto sul quale l’influencer si è soffermato. Pare infatti non abbia ricevuto la spunta blu sul social di Mark Zuckerberg proprio per questo motivo: “Instagram mi ha negato la spunta blu per il rischio di confusione tra me e colui che ha ucciso il povero Willy Monteiro Duarte”.

Va detto che il ragazzo, nonostante i 26 anni, è già considerato da Forbes Italia tra i 5 più influenti del food italiano. Ulteriore danno quindi per Gabriele che, essendo personaggio pubblico, si è trovato in una situazione più grande di lui. Basta poco per informarsi, eppure oggi siamo stati disabituati a tutto questo. Perché se da una parte un Gabriele Bianchi riceve l’ergastolo, dall’altra Gabriele Bianchi viene consacrato nell’ambito food.

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