Un uomo di 36 anni residente a Bologna ha perso la vita sulla cresta rocciosa Denti della Sega ad Ala, sui monti Lessini, a circa 1.400 metri di altitudine. Secondo una prima ricostruzione, Mustafa Kia aveva raggiunto le montagne del Trentino Alto Adige per praticare slackline e commemorare l’amico Matteo Pancaldi, che nel 2018 perse la vita proprio praticando la stessa disciplina.

Fotografo e videomaker, originario dell’Afghanistan, era arrivato a Bologna come profugo di guerra nel 2011, dopo essere riuscito a fuggire al regime dei Talebani, secondo quanto racconta il Resto del Carlino. In Italia aveva maturato la passione per lo slackline, uno sport estremo che consiste nel lanciarsi nel vuoto assicurato ad una “highline” (ovvero un’apposita fettuccia tesa tra due sostegni) per poi oscillare come un pendolo. Ma per cause da accertare l’oscillazione della corda è diventata troppo ampia e Kia è finito contro una parete di roccia, rimanendo appeso alla corda circa 70 metri sotto alla linea della highline.

L’allarme è stato dato dai suoi compagni poco dopo le 16. Agli amici l’incidente è apparso fin da subito estremamente grave e la centrale unica per le emergenze ha immediatamente fatto alzare da Trento l’elisoccorso con l’equipe medica di emergenza. Uno degli amici si è calato con una corda per cercare di soccorrere il 36enne. I soccorritori hanno recuperato entrambi con il verricello e sono stati poi trasferiti su un prato poco distante, dove Kia è stato affidato alle cure dell’equipe medica. A nulla sono valsi, purtroppo, i tentativi di rianimazione e il medico ha dovuto constatarne il decesso.

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