Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha detto di aver avuto un colloquio telefonico con il collega russo Vladimir Putin nel quale ha concordato una proroga del contratto di fornitura di gas russo alla Serbia a prezzo e condizioni molto favorevoli. “Putin e io abbiamo avuto un colloquio molto buono e corretto. Abbiamo parlato di vari temi. Per noi la questione più importante è la scadenza il 31 maggio dell’accordo sul gas. Quello che posso dire è che gli elementi principali dell’accordo li abbiamo concordati, e sono molto favorevoli per la Serbia”, ha detto Vucic parlando a margine di una visita a depositi e magazzini di derrate alimentari, visita seguita al suo colloqui con Putin. “Ci siamo accordati sulla firma di un contratto per tre anni”, ha aggiunto Vucic, confermando che il prezzo delle forniture continuerà a essere molto favorevole per la Serbia, notevolmente più basso di quello praticato sui mercati mondiali e di quelli che pagano gli altri Paesi europei. Finora Belgrado ha pagato il gas russo a 270 dollari per mille metri cubi.

Con Gazprom, ha affermato il presidente serbo, verranno concordate le quantità precise nelle forniture alla Serbia. Vucic a questo riguardo ha detto di aver fatto presente a Putin come il crescente sviluppo economico e il processo di industrializzazione della Serbia abbia aumentato il fabbisogno e le quantità di gas utilizzato. “Se tutto andrà per il meglio e si realizzeranno le intese concordate con Putin, avremo forniture sicure per l’inverno, e dopo i colloqui con Gazprom sulle quantità potremo sapere di preciso quanto ci costerà il metro cubo di gas”, ha detto Vucic che ha ringraziato la parte russa per la correttezza mostrata nella trattativa. Con il presidente russo Vucic ha parlato anche dei rapporti bilaterali e della guerra in Ucraina esprimendo l’auspicio di Belgrado per una rapida conclusione del conflitto armato e per il ritorno della pace in quel Paese, aggiungendo che Putin da parte sua ha illustrato la sua posizione sul conflitto. Vucic è da sempre vicino a Vladimir Putin e il suo governo non ha mai scelto di imporre sanzioni a Mosca: si è limitato solo a una condanna verbale. Per quanto riguarda Gazprom, c’è da sottolineare che l’azienda ha il monopolio sul mercato del Paese e ne controlla l’industria petrolifera.

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