Dati anagrafici, indirizzi e numeri di telefono scritti sulla pelle o cuciti nei vestiti dei bambini. I media ucraini e anche la Bild riportano le storie di mamme che terrorizzate all’idea di non sopravvivere hanno pensato di trasmettere così le informazioni sull’identità di figli e figlie. Una delle storie è stata raccontata dalla giornalista del Kyiv Independent Anastasiia Lapatina: “Le madri ucraine stanno scrivendo i contatti dei familiari sui corpi dei loro bambini in caso vengano uccise e il figlio sopravviva. E l’Europa sta ancora discutendo del gas”. La Lapatina cita come fonte l’account Instagram di Sasha Makoviy, madre della piccola Vera che in un post di tre giorni fa racconta come abbia deciso di scrivere quel nome addosso alla sua bambina “il primo giorno di guerra”. Un’idea “nel caso ci fosse successo qualcosa e qualcuno l’avrebbe accolta come sopravvissuta”. La donna, che ora è al sicuro in Francia, ha anche conservato un foglietto con le stesse informazioni: “Ancora non riesco a convincermi a buttare questo foglio spiegazzato…. Anche se ora siamo dove è sicuro”. Madre e figlia sono state accolte da volontari francesi.La donna ha anche scritto del “pensiero folle mi è balenato nella mente ‘perché non l’ho tatuata con queste informazioni?'”.

La Bild, citando il post, riporta anche altre storie di donne che hanno commentato il post. Come Lilian che ha “ricamato le informazioni sulla tuta da neve di mia figlia” o Katarina che spiega: “Ti capisco bene, al piccolo ho scritto proprio sulla sua mano, su un pezzo di stoffa che ho cucito sui pantaloni e ne ha messo un altro pezzo nella tasca della giacca. Quando siamo arrivati, ho strappato tutto, ma ho lasciato un pezzo di stoffa in memoria, per non dimenticare né perdonare mai”. Chrs.z scrive: “Ho lo stesso pezzo di carta dopo la nostra partenza da Sumy perché mi fa male vivere nella testa storie in cui tutti vengono uccisi e il bambino viene lasciato solo”. Ed Elena: “… Mio figlio ha ancora un biglietto in tasca. Anche se siamo al sicuro da 3 settimane”.

La mamma della piccola Vera ha poi postato un’altra foto della sua bimba accanto ad alcuni fiori con un vestino rosa: “Durante questa giornata ho ricevuto decine di messaggi, con domande su come come stiamo e offerte di assistenza. Sono molto commossa. E non mi viene in mente come nel nostro mondo allo stesso tempo possa esserci questo male continuo che ha invaso le nostre città e questo bene sconfinato…. Voglio informarti che Vera ed io siamo assolutamente al sicuro. Siamo andati all’estero e siamo nel sud della Francia. Siamo state accolte da volontari, ci hanno fornito un alloggio e siamo state completamente assistite. Nella foto, Vera indossa un vestito che era una delle cose che i genitori francesi hanno preparato con cura per gli ucraini. Voglio ringraziare i volontari della Francia. E anche a tutte le persone che ci hanno aiutato a evacuare e ci hanno sostenuto. E sono particolarmente grata alla Polonia. Ciò che questo Paese ha fatto per gli ucraini è inestimabile. Senza il loro aiuto non saremmo sopravvissuti. Sono un po’ stordita dall’attenzione, ma risponderò a tutti più tardi”.

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