Attualità

Emilio Fede in lacrime pensando a Berlusconi: “Quello che mi disse in aereo, altro che Bunga e banghi. Un amico per tutta la vita”

L'ex direttorissimo del Tg4 intervistato da Gregorio Romeo e Piazzapulita e, come immaginabile, fa il tifo per l'amico di sempre al Quirinale: "Lui farà di tutto per non deludere, lavorerebbe come un pazzo"

di Giuseppe Candela

Ho sentito l’ultima volta Berlusconi la notte di Natale, mi ha chiamato e mi ha invitato. Non ci sono andato perché non volevo entrare in un momento politico così importante, avrei alimentato le polemiche sui giornali con discorsi sul Bunga Bunga. Vedo le persone che gli stanno vicino, qualcuno lo eviterei. Ruffiani”, parola di Emilio Fede intervistato da “Piazzapulita“. L’ex direttorissimo del Tg4 intervistato da Gregorio Romeo, come immaginabile, fa il tifo per l’amico di sempre al Quirinale: “Lui farà di tutto per non deludere, lavorerebbe come un pazzo”.

“Lei, da direttore del Tg, come annuncerebbe l’elezione di Silvio Berlusconi al Quirinale”, la domanda dell’inviato del talk show condotto da Corrado Formigli. Fede sta al gioco e fa il suo lancio: “Finalmente l’Italia ha un presidente, la notizia è di poco fa. Al Quirinale, sotto la bandiera della Patria, c’è Silvio Berlusconi. Dobbiamo essere con lui, non importa di che parte politica. Ciao Presidente, buon lavoro”. Annuncio che si conclude con le lacrime di commozione e con la voce strozzata dall’emozione.

Guardando questa foto con Silvio in aereo mi vengono in mente anni e anni di lavoro in comune”, aveva detto poco prima facendo un viaggio nei ricordi con il Cavaliere. “Una volta c’era cattivo tempo, lui era un po’ preoccupato. Mi prende per un braccio e mi dice: ‘Ho la sensazione come se ci conoscessimo da quando eravamo ragazzi’. Detto in un momento privato, non per propaganda, quella rimane una tappa importante che prescinde da Bunga e banghi. Avere un amico per tutta la vita”, aveva concluso.

Il giornalista, ormai novantenne, ha da poco finito di scontare la sua pena per la condanna definitiva a quattro anni e sette mesi nell’ambito del processo Ruby Bis. Fede era stato condannato prima alla detenzione domiciliare poi era stato affidato ai servizi sociali, la notizia era stata resa nota da Massimo Giletti nel corso di “Non è l’Arena” a metà dicembre: “Sono libero, è tornata la vita. Anche se in un momento difficile, tu lo sai, ho perso mia moglie, che era anche una tua grande amica. Finalmente posso guardarmi attorno e tornare ad essere quel ragazzo che dal cuore della Sicilia è partito per scoprire chissà quali malefatte. La dedico a te, cara Diana, ti dedico tutto questo”, aveva commentato Fede.

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