L’escalation di contagi da variante Omicron? Si potrebbe cominciare a non contarli e a non dire quanti tamponi positivi abbiamo ogni giorno”. Così, nella trasmissione “Coffee Break” (La7), Pier Luigi Lopalco, ex assessore regionale alla Sanità in Puglia e professore ordinario di Igiene all’Università del Salento, esprime le sue critiche nei confronti della strategia comunicativa sui contagi in Italia.

Commentando il numero record di contagi registrati ieri (oltre 170mila nuovi positivi), l’epidemiologo aggiunge: “Nella stagione invernale l’influenza fa tra i 6mila e gli 8mila morti, eppure questo non fa notizia e non sentiamo parlare al telegiornale di casi quotidiani da influenza. Quello a cui oggi stiamo assistendo è un graduale e progressivo spostamento della circolazione virale verso una situazione endemica, che non è una situazione da raffreddore, sia chiaro. Togliamoci dalla testa che questo sia un raffreddore, ma è comunque una situazione da gestire sicuramente con metodi un po’ più ordinari, perché molte delle difficoltà che stanno subendo i nostri sistemi sanitari è, per esempio, legata alla corsa al tampone, che è assolutamente ingiustificata in questo momento“.

Lopalco sottolinea: “La strategia da non cambiare, invece, è quella finora portata avanti, cioè la vaccinazione. Dobbiamo continuare con la vaccinazione a tutto spiano, insistere sulle terze dosi che, tra l’altro, offrono una protezione buona anche nei confronti dell’infezione della Omicron. Insomma, giù l’acceleratore con le vaccinazioni. Questo non si cambia. Quello che si dovrebbe cambiare è l’atteggiamento comunicativo della paura da pandemia. Secondo me, la variante Omicron in qualche maniera, con cautela, con prudenza, con intelligenza, potrebbe contribuire a far abbassare un po’ i toni sulla diffusione del virus“.

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