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Demetrio Volcic morto, addio al giornalista storico corrispondente da Mosca per la Rai

Aveva compiuto 90 anni il 22 novembre scorso. Dagli schermi della tv raccontò agli italiani quel mondo oltre la Cortina di ferro grazie alle corrispondenze da Praga, Vienna, Bonn

di F. Q.

È morto a Gorizia Demetrio Volcic, giornalista, storico corrispondente da Mosca per la Rai. Aveva compiuto 90 anni il 22 novembre scorso. Dagli schermi della tv raccontò agli italiani quel mondo oltre la Cortina di ferro grazie alle corrispondenze da Praga, Vienna, Bonn e Mosca.

Negli ultimi sei mesi le condizioni di salute di Volcic erano peggiorate. Ai problemi alla schiena che lo affliggevano da tempo, si erano aggiunti altre patologie. Volcic era nato a Lubiana da padre triestino e madre goriziana. La famiglia si era trasferita in Slovenia durante il fascismo, per poi rientrare in Italia alcuni anni più tardi. Uomo “di confine”, dunque, Volcic aveva vissuto in varie città, tra cui Vienna e Parigi. Volcic fu anche direttore del Tg1, senatore venti anni fa circa eletto con il centrosinistra ed europarlamentare. Scrittore, aveva pubblicato numerosi libri di successo, l’ultimo dei quali uscito nel 2021, una sorta di collage di quanto aveva scritto in precedenza con capitoli inediti. È il primo e unico libro scritto in sloveno. Volcic lascia la moglie e un figlio, che vive a Mosca. “Ricordo triste. Ero un giovane studente, curioso di quel che succedeva a Mosca con la Perestrojka. Lo incontrai lì nei giorni in cui non si capiva ancora. Mi fece visitare i primi mercatini di jeans e dollari. Fu molto più utile di tanti discorsi ufficiali. Addio #DemetrioVolcic” ha scritto su Twitter il leader del Pd, Enrico Letta.

Profonda tristezza per la scomparsa di Volcic, con lui se ne va un pezzo della nostra storia. Le sue opere e il suo stile gli hanno già assegnato il posto che merita: tra i grandi giornalisti italiani, tra gli intellettuali figli del nostro mondo plurale, tra gli uomini che col lavoro hanno dato orgoglio agli sloveni in Italia – afferma la senatrice del Pd Tatjana Roic – Spirito europeo, osservatore e testimone dei grandi mutamenti del Vecchio continente, senatore ed europarlamentare stimato, abbiamo da poco salutato a Gorizia l’uscita del suo ultimo libro ed oggi prendiamo congedo dalla sua voce inconfondibile. Ci impegniamo a fare nostra la sua lezione di rigore e cordialità”.

La Rai ha deciso di omaggiare il giornalista con “Dalla Russia con amore”, in onda lunedì 6 dicembre alle 19.35 su Rai Storia e in replica martedì 7 dicembre alle 12.00, sempre su Rai Storia. Dalla cronaca dell’arresto di Alexander Dubcek durante la Primavera di Praga al faccia a faccia con Mikhail Gorbaciov, passando per il racconto della Polonia di Solidarnosc; pagine di storia del Novecento vissute e testimoniate da Demetrio Volcic che ritornano nell’omaggio che Rai Cultura gli dedica, riproponendo la puntata di “Dai nostri inviati”. Nella puntata, registrata a Parigi nel 2010, Alberto Romagnoli incontra Demetrio Volcic che racconta come è nata la sua carriera di giornalista in Rai, grazie alla sua conoscenza delle lingue slave, e degli avvenimenti vissuti nella sua lunga carriera di inviato. Un racconto arricchito da numerosi brani delle sue corrispondenze nell’Est Europa, tratti dai Telegiornali Rai tra bianco e nero e colore.

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