Nel giorno del nuovo vertice tra Whirlpool, esecutivo e azienda, dopo lo stallo e la notte passata al Ministero dello Sviluppo economico dai sindacati Fiom, Fim e Uilm, irritati per la mancata presenza ai tavoli della trattativa dei ministri del Lavoro, Andrea Orlando, e dello stesso Mise, Giancarlo Giorgetti, un centinaio di lavoratori e lavoratrici sono tornati a protestare sotto la sede del dicastero guidato dal numero due leghista. “La gente come noi non molla mai”, hanno cantato in corteo avvicinandosi al ministero, dove poco dopo le 12 è cominciato l’ennesimo confronto per sbloccare la situazione.
Nella Giornata contro la violenza sulle donne, così, anche le operaie del sito di Napoli di via Argine (che già hanno ricevuto, come tutti i 320 lavoratori, le lettere di licenziamento dalla multinazionale, nonostante non siano ancora stati definiti i tempi del nuovo Consorzio della mobilità sostenibile che dovrebbe assumere i lavoratori in uscita dopo il disimpegno da parte dell’azienda, ndr) hanno deciso di rendere omaggio alle vittime di violenza con un flash mob. “Siamo tornati per continuare a dire che vogliamo lavoro e rispetto. Insieme a questi due principi, diciamo no ai femminicidi e alla violenza, a quella che stiamo subendo da tre anni. Vergognatevi, fate un minuto di silenzio per tutte le donne che si battono giorno per giorno”, ha rivendicato una lavoratrice, rivolta contro l’esecutivo e i ministri che gestiscono la vertenza.
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