Botta e risposta a “Dimartedì” (La7) tra la biologa Barbara Gallavotti e la giornalista no vax Barbara Silenzi sui vaccini e sull’informazione scientifica sui media.
Silenzi punta il dito contro “il mainstream”: “Parlo dei grandi giornali, della tv, della radio: purtroppo alla gente è arrivato un pensiero unico ed è per questo che tendenzialmente le persone ancora oggi hanno delle riserve sui vaccini. L’informazione è stata confusa e spesso raffazzonata. E soprattutto le persone chiamate in tv sono sempre state le stesse”.

Floris replica ironicamente: “Io faccio cadere questo libro. La forza di gravità è mainstream?”.
“No – ribatte Silenzi – io mi riferisco al fatto che nell’ambito scientifico non ci sono soltanto persone che si esprimono attraverso la tv, come hanno fatto tanti virologi e tanti medici. Ci sono tantissime altre persone che in questi mesi lo stanno facendo sul web, perché non sono state ascoltate dai canali di comunicazione di massa”.
Non c’è nessun disaccordo nella comunità scientifica – commenta Gallavotti – È inutile che continuiamo a dirci che ci sono degli scienziati secondo cui non ci si debba vaccinare o che il vaccino crei problemi o che non sia utile. È una cosa che continuiamo a ripeterci per cercare di accreditare qualcosa che non esiste”.

La giornalista rilancia: “Il premio Nobel Montagnier è stato infangato, così come c’è stata una operazione di fango nei confronti di una intera categoria”.
Gallavotti ribatte: “Bisogna distinguere quando uno scienziato o anche un premio Nobel che ha fatto scoperte importanti come Montagnier dà un’opinione personale e quando invece uno scienziato parla perché ha fatto degli studi e ha raggiunto delle conclusioni. Montagnier non ha fatto degli studi sull’efficacia dei vaccini per il covid. Molti altri li hanno fatti. Sono vaccini di cui sono stati utilizzati 7 miliardi di dosi. Abbiamo visto una moria di persone vaccinate o una moria di persone malate di covid?“.

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