Musica

FQMagazine New Generation, la nostra rubrica sulla nuova musica da tenere d’occhio: Tenth Sky, Rizzo e Nuvolari

La Generazione Z (e non solo) esprime la propria musica anche attraverso altri canali tradizionali: da TikTok a Instagram, passando per la gavetta tradizionale fatta di tante prove, canzoni nel cassetto, senza fretta né ansia da prestazione. Un sogno? No, il vento sta cambiando

di Andrea Conti

TENTH SKY, “A 16 ANNI SE SI HA IL SUCCESSO IMMEDIATO NON VA BENE”

Tenth Sky, romano classe 2005, su Spotify ha già pubblicato nel 2020 con successo i primi singoli “Come noi”, “Mezzanotte” che ha tre milioni di stream, “Ti Voglio”, “Mi manchi” e quest’anno “Domani”. Una scrittura semplice ma intensa e anche gli arrangiamenti rispecchiano il talento di Tenth Sky che si ispira al cantautorato del passato. Del resto l’amore non poteva che essere il tema principale per uno che è rimasto folgorato dal Paradiso della “Divina Commedia” di Dante: “Il mio nome d’arte nasce proprio perché l’empireo dantesco è l’irraggiungibile e per me l’empireo è la musica”. A novembre uscirà il nuovo singolo mentre a dicembre il primo Ep con sei canzoni totalmente inedite. “Ogni cosa che scrivo è legata al periodo che sto vivendo – ci racconta Tenth Sky – ma anche la narrazione di quello che percepisco da quello che vedo e che sento a livello emotivo”. Il lockdown ha inevitabilmente influenzato la scrittura: “Mi ha bloccato e in queste condizioni ho capito le mille difficoltà che comporta il non relazionarsi con gli altri e questo ha sicuramente avuto ripercussioni in quello che ho scritto”. Lo sguardo del cantautore 16enne è rivolto al futuro: “Per me è ancora prematuro Sanremo Giovani, ma penso anche che avere un ipotetico successo immediato non sia facile da affrontare alla mia età: un giorno non sei nessuno e il giorno dopo sei popolare. Rimanere poi nella musica non è per niente facile se non si ha un percorso e una visione artistica, ma anche la gavetta e le spalle larghe. Detto questo non escludo mai nulla”. Ha aperto questa estate un concerto di Ariete: “La conosco da tempo, da quando aveva solo 2mila follower su Instagram. Ci siamo scritti e lei ha mostrato di apprezzare molto la mia musica. Ci siamo tenuti in contatto fino a quando non mi ha presentato i ragazzi di Bomba Dischi che oggi mi seguono. Un giorno mi ha chiamato: ‘Se non hai da fare, vuoi venire a suonare?’. È stato bellissimo” – Giudizio: sedicenne di belle speranzeVoto: 7/8

RIZZO, “DAL MOLISE A MILANO E L’INCONTRO CON EMIS KILLA”

Alessandra Rizzo, classe 2002, nasce a Campobasso, in Molise. Si avvicina al mondo della musica all’età di tre anni grazie alla madre pianista e alla danza, da sempre sua grande passione. Conosce i produttori “The Ceasars” nel 2019 e inizia a produrre con loro i primi singoli da indipendente, per poi affacciarsi al mondo delle etichette discografiche nel 2021, grazie all’incontro con Zanna ed Emis Killa, grazie ai quali entra a far parte del roster di artisti marchiato “Hateful Music” con Sony Music Italia. L’ultimo singolo è “Ora vai”, un dialogo con sé stessa, un invito a staccare dalla routine quotidiana e ad allontanarsi dalla sua città nativa per vivere nuove esperienze e per inseguire i propri sogni. “A 18 anni ho sentito questa esigenza e la mia città con 70mila abitanti di cui 40mila anziani mi stava stretta. – ci racconta Rizzo – Ero arrivata a un punto di non ritorno soprattutto facendo musica. È stato difficile allontanarmi dalla famiglia ma allora hanno capito e hanno appoggiato la mia scelta. Così sono arrivata a Milano con il contatto di Zanna in tasca, ci siamo visti, Zanna e Emis Killa hanno ascoltato un po’ di miei brani che gli sono subito piaciuti e abbiamo iniziato a lavorarci, ci siamo scambiati delle idee. Per il momento voglio che sia la musica a parlare e non penso a nessuna alternativa come Sanremo Giovani o i talent. Preferisco concentrarmi più sulla musica e non voglio fare un lavoro che sia dettato dalla fretta. La nostra volontà è quella di fare tutto con calma e consapevolezza. Non voglio fare un passo più grande delle mie possibilità meglio fare la gavetta e farla bene”. Giudizio: Idee chiare e carattere Voto 7

NUVOLARI, “UNA MAIL A CALCUTTA E DA LÌ È PARTITO TUTTO”

Quando abbiamo incontrato Nuvolari – all’anagrafe Matteo Pisotti, piacentino classe ‘96 – ancora non era uscita la notizia che era stato selezionato da Amadeus e dalla Commissione per sostenere le Audizioni per Sanremo Giovani. La sua “Farabutto” ha infatti passato la prima scrematura. Il cantautore nel frattempo ha pubblicato il suo primo album dal titolo “Lentamente”. L’album racconta l’età adulta, i viaggi in Europa e la scoperta di nuovi scenari, il tutto filtrato dallo sguardo di un ragazzo cresciuto nella provincia emiliana che scopre i ritmi frenetici della vita di città. “Lentamente rappresenta un lato di questo disco che racchiude le ballad a pezzi più ritmati che si ricollegano anche al tema della velocità non è un caso che il mio nome d’arte sia Nuvolari, come il titolo del brano di Lucio Dalla dedicato al grande campione dell’automobilismo. – ci spiega il cantautore – C’è una contrapposizione tra la velocità e l’invito a fermarsi un attimo per chi vuole prendersi il suo tempo per ascoltare le canzoni. Non è un caso che alcune canzoni siano nate sei anni fa e questo album è stato lavorato in due nani. Mi definisco abbastanza pigro e il mio modus vivendi si sposa con la mia indole, questo si riversa anche al concetto di musica dove oggi predomina il concetto dei brani ‘usa e getta’ abbinato al digitale”. Ad aiutare Nuvolari e a spronarlo è stato Calcutta: “Gli ho inviato una mail, un paio di anni fa, con delle demo autoprodotte e lui mi ha risposto che gli erano piaciute e di rimanere in contatto. Ci siamo scritti per qualche mese e poi ha passato la palla a Bombadischi e da lì il discorso è proseguito con loro”. Ora la parola passa a Sanremo Giovani, a fine novembre si saprà se “Farabutto” sarà tra gli otto brani prescelti per lo show in diretta del 15 dicembre su Rai Uno. Giudizio: l’eleganza in musicaVoto: 8

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