È un danese 37enne l’uomo che ieri armato di arco e frecce ha ucciso cinque persone, ferendone altre due, a Kongsberg, a 70 chilometri a sud di Oslo, in Norvegia, seminando il panico tra la popolazione. La polizia, dopo ore di riserbo sulle indagini, ha dichiarato che l’uomo ha tentato la fuga dopo uno scontro con gli agenti ma adesso ha ammesso di essere il responsabile dell’attacco e sembra colpito dalla situazione che si è venuta a creare, mentre il Paese stava rivivendo l’incubo della strage di Utoya del 2011. E ciò che emerge dalle prime indagini è che si tratti di un atto di terrorismo, con l’uomo che aveva annunciato in inglese in un video postato su Facebook la sua conversione all’Islam. Il funzionario di polizia norvegese, Ole Bredrup Saeverud, ha riferito che l’uomo era già attenzionato e che “ci sono stati timori legati alla radicalizzazione”, ma che “non c’erano state segnalazioni su di lui nel 2021”.

Oltre alla radicalizzazione nota, emerge anche che l’uomo ha diversi precedenti, in particolare arresti per piccole quantità di droga. Lo riferisce l’emittente norvegese Nrk che precisa come il 37enne nel 2020 fosse stato sottoposto a un ordine di restrizione di sei mesi per aver minacciato di uccidere un familiare.

Nel corso di una conferenza stampa nella notte, Oyvind Aas, capo della polizia di Kongsberg, ha riferito che secondo quanto accertato, l’uomo è “l’unica persona coinvolta” nell’attacco ed è stato arrestato al termine di un “confronto” con la polizia: “Stiamo indagando per confermare che abbia agito da solo, non abbiamo informazioni diverse, ma stiamo continuando le indagini per essere completamente sicuri”, ha aggiunto Bredrup Saeverud. Al momento “il livello della minaccia in Norvegia è considerato moderato. Il Pst (i servizi d’intelligence nazionali, ndr) ritiene ancora possibile che estremisti islamici ed estremisti di destra cercheranno di compiere attacchi terroristici in Norvegia – si legge in una nota – Gli attacchi a persone colpite a caso nei luoghi pubblici sono un modus operandi ricorrente tra gli estremisti islamici che praticano il terrore in Occidente”.

Le due persone ferite si trovano in terapia intensiva, una di loro è un agente che si trovava fuori servizio al momento dell’attacco. Sulle condizioni del collega Aas non ha voluto rilasciare però alcun commento, aggiungendo invece che l’attacco si è svolto su una “vasta area” e che vi sono diverse scene del crimine.

Il primo ministro norvegese incaricato, Jonas Gahr Stre, ha definito l’attacco “un atto crudele e brutale”. “Stanotte sono stato informato dal ministro della Giustizia Monica Mæland di quanto è successo – ha detto all’agenzia norvegese Ntb – I miei pensieri e la mia più profonda solidarietà ora vanno alle persone colpite, alle loro famiglie e alla polizia, al personale sanitario e alle squadre di soccorso che ora stanno lavorando senza sosta per ottenere un quadro completo e assistere coloro che hanno bisogno di aiuto”. Il primo ministro uscente Erna Solberg ha invece parlato di “notizie raccapriccianti” con il 37enne che ha “compiuto atti orribili contro diverse persone”. Cordoglio è stato espresso anche dalla presidente del Parlamento Eva Kristin Hansen e dal primo ministro svedese Stefan Löfven che in un tweet ha parlato di un “terribile attacco”.

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