“Purtroppo mi è stata diagnosticata una pericardite al cuore dovuta al vaccino”. L’attrice Ludovica Bizzaglia, come la pallavolista Francesca Marcon, ha usato i social per raccontare quanto successo a poche settimane dalla seconda dose. Fermi tutti, però: l’attrice, 25 anni, non vuole che questo diventi un pretesto per i no-vax. “Credo fortemente nei vaccini e nella scienza. Credo fortemente che il vaccino sia l’unica via di uscita dalla tragedia in cui ci troviamo tutti da quasi due anni. Ai no-vax dico che se tornassi indietro rifarei il vaccino un altro milione di volte, purtroppo queste cose possono capitare. Vacciniamoci, io mi vaccinerei di nuovo. Io tornerò presto, super carica”, dice, ribadendo i concetti per non essere fraintesa.

Dopo quest’importante premessa, la Bizzaglia (vista in “Un Posto al Sole” ma anche in “Natale al Sud”) ha raccontato cosa è accaduto nelle sue ultime settimane. Una volta completata la vaccinazione – era il 5 agosto – e tornata dalle vacanze estive, Ludovica ha iniziato a sentirsi male. La prima diagnosi, casalinga, era “malesseri dovuti all’ansia”, patologia della quale l’attrice dice di soffrire. “Avevo un dolore toracico fortissimo, dolore al braccio sinistro, questa stanchezza perenne. Un dolore al cuore, chiamiamolo così. Non riuscivo a fare le scale, non riuscivo a fare due passi che avevo bisogno di fermarmi, non riuscivo ad avere l’aria condizionata addosso. Cose strane, insomma”. Così, Ludovica, un po’ preoccupata, ha raggiunto il primo pronto soccorso a lei più vicino. Dopo svariate visite, è stata rimandata a casa con la prescrizione di calmanti: i medici le avevano diagnosticato una crisi d’ansia.

Eppure i sintomi, anche nei giorni seguenti, non cessavano. Anzi. “Tutto questo ha fatto sì che io stessi ancora peggio. Ho cercato di autoconvincermi che si trattasse di ansia e stress, anche se io stavo benissimo sotto quel punto di vista”. Dopo tre giorni, è corsa a Roma dal suo cardiologo, che le ha diagnosticata una pericardite. “Non voglio sbagliare, sono molto preoccupata di sbagliare. Non voglio che passi un messaggio diverso da quello che voglio dare. Purtroppo può succedere, è una sfiga. Da una parte è stato un sollievo avere una diagnosi, perché io stavo impazzendo, non riuscivo a capire di cosa si trattasse”. Il professor Sergio Abrinani, membro del Cts e immunologo dell’Università Statale di Milano, sulla pericardite aveva detto: “La pericardite post vaccino non può diventare un argomento in mano ai no vax per mettere in dubbio la vaccinazione. Sapevamo che c’era un rischio di pericardite, soprattutto sui giovani under 30 in particolare i maschi, ma in una forma molto leggera, risolvibile in poche settimane con il cortisone e a volte anche senza”.

L’obiettivo è quello di poter essere presente al Festival del Cinema di Venezia. “Ora il mio cuore ha bisogno di riposo, finché non sarà guarito e questo versamento non sarà assestato”. L’attrice si è resa disponibile per parlare con chi abbia dei dubbi o stia vivendo la sua stessa situazione.

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