“Oggi abbiamo ripreso la nostra trasmissione con le conduttrici”. Così Miraqa Popal, direttore dell’emittente afghana Tolo News, ha annunciato su Twitter il ritorno delle donne in tv, dopo la presa della capitale Kabul da parte dei talebani. Popal posta una foto di una giornalista in video, che – scrive – “sta intervistando un portavoce talebano dal vivo nel nostro studio”. Poi, in altre immagini, la riunione di redazione alla presenza di una donna che indossa l’hijab, il velo islamico che copre capelli e collo lasciando scoperto il viso.

Dopo pochi minuti il direttore ha pubblicato anche le immagini di due reporter donna impegnate per le strade di Kabul. Le donne erano scomparse da tutti i principali canali di notizie afgani da quando, domenica 15 agosto, i talebani hanno preso il controllo della capitale. Dalla stazione televisiva nazionale afgana finora è stato un uomo, seduto di fronte alla bandiera dei talebani, a condurre il notiziario.

Intanto la capo corrispondente della Cnn Clarissa Ward chiarisce su Twitter l’equivoco rispetto alle sue foto diffuse sui social, in cui la si vede lavorare prima vestita all’occidentale, poi coperta dall’hijab. “Il confronto non è preciso“, spiega, perché “nella prima foto mi trovo in un edificio privato, nella seconda per le strade di Kabul. Anche prima dell’arrivo dei Talebani portavo uno scialle, seppur senza coprire completamente i capelli e senza indossare l’abbaya (un lungo camice femminile in uso nei Paesi musulmani, ndr). Quindi sì, c’è una differenza, ma non è così marcata“.

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