La Corte d’Appello di Milano ha confermato la condanna a un anno e 8 mesi a Massimiliano Romeo, attuale capogruppo della Lega al Senato, per la cosiddetta “Rimborsopoli” in consiglio regionale lombardo. Nicole Minetti, l’ex igienista dentale di Silvio Berlusconi, ha patteggiato un anno e un mese, calcolati in continuazione con i 2 anni e 10 mesi inflitti per il processo ‘Ruby bis’. Confermata anche la condanna a 2 anni e mezzo per Renzo Bossi, il figlio del fondatore della Lega Umberto, a cui è stata però revocata la confisca disposta in primo grado. Ribadito, inoltre, l’anno e mezzo di carcere inflitto all’eurodeputato Angelo Ciocca, che nel 2018 fece parlare di sè per aver calpestato con una scarpa le carte del commissario Ue all’economia Pierre Moscovici. Accolto il patteggiamento proposto da Alessandro Colucci – deputato di Noi con l’Italia – a 1 anno, 8 mesi e 20 giorni. I giudici hanno infine dichiarato non doversi procedere per prescrizione nei confronti dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Stefano Maullu.

In totale il collegio presieduto da Rosa Polizzi ha dato il via libera a 11 patteggiamenti per gli ex consiglieri regionali del Pirellone, tutti con pena sospesa e inferiori ai due anni di reclusione. L’imputazione, per tutti e 51 gli imputati, è di peculato: tra il 2008 e il 2012, secondo le accuse, si sono fatti rimborsare con soldi pubblici spese personali per un totale di circa 3 milioni di euro. Tra gli acquisti anche cartucce da caccia, gomme da masticare, feltrini per le sedie e il libro “Mignottocrazia” di Paolo Guzzanti, comprato da Nicole Minetti. E ancora gratta e vinci, cene da centinaia di euro o conti per tavolate da decine di invitati. I giudici hannoconfermato nella sostanza le condanne per gli altri 39 imputati, ritoccando tuttavia molte pene per intervenuta prescrizione per gli episodi relativi al 2008 e in molti casi revocato le confische disposte in primo grado.

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