Notte “brava” a Torino per i ragazzi tra i 18 e i 28 anni grazie al vaccino. Per la prima volta dopo mesi un migliaio di giovani del capoluogo piemontese ha avuto la possibilità di violare legalmente il coprifuoco. Ieri sera la Regione ha, infatti, deciso di tenere aperto l’hub della Reale Mutua a Mirafiori per una maratona sanitaria notturna aperta alla generazione del sabato notte. Fino alle tre del mattino sono state fatte punture a centinaia di ragazzi che si sono messi in fila in maniera ordinata e composta. Un’iniziativa che ha riscosso un gran successo visto che in soli tre minuti sono stati prenotati i mille posti messi a disposizione. A convincere i giovani a farsi vaccinare sotto le stelle è stata la possibilità di star fuori casa per una notte grazie alla giustificazione data dal messaggio di convocazione.

“Il nostro – spiega l’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino – è un segnale di attenzione nei confronti dei giovani che dopo mesi di chiusura in casa hanno diritto di cominciare a vivere. Abbiamo voluto cominciare con questa iniziativa ma se il modello funziona pensiamo di ripeterla grazie ad altri sponsor che stanno sostenendo la nostra proposta”. La creatività della giunta del presidente Alberto Cirio non si ferma qui. Chiorino conferma che la Regione sta lavorando con alcune aziende vinicole del Cuneese per organizzare delle somministrazioni con aperitivo. Intanto a Messina, l’idea di offrire birra artigianale a cinquanta centesimi per incentivare le vaccinazione dei più giovani è stata sepolta dalle polemiche.

All’hub nella fiera della città era stata programmata da venerdì a oggi un week end di somministrazioni con un’offerta speciale: birra artigianale a bassa gradazione alcolica a soli cinquanta centesimi a bicchiere. L’iniziativa già intrapresa negli Stati Uniti e in Israele è stata copiata dai siciliani ma non a tutti è piaciuta. A sollevare per prima le critiche è stata la presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo: “Quella della birra a cinquanta centesimi nell’hub vaccinale per convincere i giovani a vaccinarsi mi sembra un’iniziativa fuori luogo e diseducativa, da un lato perché non credo siano questi i messaggi da far passare per motivare i giovani a compiere un gesto a tutela della propria salute e di quella della collettività e dall’altro perché in qualche modo così si rischia di legittimare e valorizzare l’uso dell’alcol, una delle piaghe che colpisce drammaticamente il mondo giovanile”. Una dichiarazione di guerra che è seguita alla richiesta di audizione in commissione Salute del commissario per l’emergenza Covid di Messina “per avere tutti i chiarimenti necessari su questa iniziativa pubblicitaria lanciata, tra l’altro, in concomitanza con l’apertura delle prenotazioni agli over 16, mentre tutti noi sappiamo che l’alcol è vietato ai minori proprio per i danni che crea”. Risultato? Il camioncino che distribuiva la birra all’hub ha fatto marcia indietro e l’iniziativa è stata annullata.

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