Un giornalista della rivista francese Paris Match, François de Labarre, e la responsabile della nota agenzia fotografica BestImage, Mimi Marchand, sono stati posti in stato di fermo per sospetta corruzione di testimone e associazione a delinquere nella vicenda del presunto finanziamento di Muammar Gheddafi alla campagna presidenziale dell’ex presidente Nicolas Sarkozy nel 2007. Lo riferiscono fonti giudiziarie citate dal giornale francese Mediapart. Le case dei due fermati sono state perquisite.

I fermi sono stati effettuati su richiesta di due giudici istruttori della procura finanziaria di Nanterre, uno dei quali era presente alle perquisizioni. Le accuse si riferiscono a un’intervista del novembre scorso in cui il faccendiere franco-libanese Ziad Takieddine ritirava le proprie accuse a Sarkozy di aver ricevuto i finanziamenti libici. Dichiarazione che fece felice l’ex capo dello Stato francese, sotto processo per la vicenda, e i suoi sostenitori. Due mesi dopo, però – interrogato a Beirut da due giudici istruttori – Takieddine disse di “non confermare le affermazioni” contenute nell’intervista, che sarebbero state “mal riportate dal giornalista”.

Paris Match – argomentò – appartiene a un amico di Sarkozy, hanno deformato le mie affermazioni”. Mimi Marchand, invece, – considerata la regina dei paparazzi e della stampa scandalistica francese – è amica di Carla e Nicolas Sarkozy, ma ha anche un rapporto molto stretto con l’attuale coppia dell’Eliseo, in particolare con Brigitte Macron. La direttrice di Paris Match Constance Benqué si scaglia in una nota contro “un arresto contrario a tutti i principi democratici”, paragonato a “una forma di intimidazione” e a una “violazione dei diritti del giornalista e della libertà di stampa”.

Articolo Precedente

Allarme bomba su un volo diretto a Parigi dal Ciad: atterraggio d’emergenza all’aeroporto Charles de Gaulle. Poi l’allerta rientra

next
Articolo Successivo

Bielorussia, la tv di Stato trasmette una “confessione” di Protasevich dal carcere. La ong: “È sotto minaccia, pura propaganda”

next