Addio a Franco Battiato. Il cantante e musicista si è spento a 76 anni nella sua casa di Milo, in Sicilia, dove si era ritirato da tempo. La notizia della sua morte è arrivata questa mattina e subito sui social sono apparsi moltissimi messaggi di cordoglio da parte dei suoi fan ma anche dei colleghi e dei volti noti che hanno voluto ricordare così questo artista poliedrico come la sua musica. “Addio al Maestro Franco Battiato. Viva Franco Battiato“, sono le parole con cui Vasco Rossi lo ha voluto ricordare sul suo profilo Instagram pubblicando una foto di Battiato e i primi versi di ‘Le sinfonie del tempo‘. “Se ne va il più grande poeta contemporaneo. Dopo tante sofferenze , che la terra ti sia lieve”, così invece Simona Ventura esprime il suo cordoglio su Twitter.

“Sono davvero scosso da questa notizia, Franco era un amico e un grande artista. Battiato era un personaggio unico, coltissimo, delicato. Non è stato un paroliere e un musicista raffinato, è stato un poeta. Ha raccontato anche la nostra Sicilia, in maniera critica, aveva questa casa sull’Etna a Milo, non lontano da quella di Lucio Dalla, un altro grandissimo, cui cui avevano un rapporto di stima”. È il commento di Pippo Baudo, interpellato dall’AGI. Non ha nascosto il suo dolore neanche Rita Pavone: “Il cuore è a pezzi. Non ci sono parole atte ad esprimere il mio profondo dolore per la scomparsa di un enorme, inarrivabile Artista: Franco Battiato. Ricordo come mi accolse e come mi abbracciò, lui che non amava i contatti fisici. Che il Signore ti accolga e abbia cura di te”, ha scritto la cantante su Twitter, pubblicando una foto insieme a Battiato. “Caro Franco, come faremo senza di te? Nessuno lo sa”, si è chiesto Tiziano Ferro su Instagram. “Che grande tristezza. Sono senza parole”, è invece il commento di Marco Mengoni. “Il mio centro di gravità permanente non l’ho ancora trovato, ma mi piace continuare a cercarlo. Grazie maestro Franco Battiato”, ha scritto Annalisa.

“La scomparsa di Franco Battiato è un dolore immenso. Non è stato solo un grande sperimentatore coraggioso fin dagli inizi della sua carriera, ma con il tempo si è sempre di più avvicinato ad una dimensione mistica, più vicina all’oriente che non all’occidente”. Così in un post su Instagram Carlo Verdone nel ricordare il Maestro. “Ammirevole e commovente il suo concerto in Iraq, con un’orchestra spesso priva di alcune corde agli archi e strumenti senza manutenzione. Fu splendido e significativo. Mite, pacato, solitario lo conobbi nel 1991. E mi colpì molto questa sua dimensione ascetica mai severa e triste. Anzi serena”, prosegue il post. “Ognuno ha il suo album preferito e il suo brano del cuore: per me ‘La Voce del Padrone” e ” La Cura” sono i suoi più alti vertici. Che possa riposare in pace. Quella pace che lui aveva trovato dentro di sé”, conclude il regista e attore. “Non si muore mai. Franco vivrà sempre qui con noi in questa casa“: così Dori Ghezzi ha ricordato Battiato alla presentazione a Genova della Casa dei Cantautori alla presenza in videoconferenza del ministro della Cultura, Dario Franceschini. “Qui a Genova nel 2000 – ha ricordato ancora Dori Ghezzi – Franco insieme ad altri cantanti fece un omaggio a Fabrizio De André cantando ‘Amore che vieni, amore che vai’ e lui non riuscì a finirla per la commozione”.

E ancora, Paola Turci: “Il giorno più brutto, una perdita senza misura. Piango il Maestro, l’artista, la persona e l’amico, tutto ciò che ho amato. Ciao Franco, arrivederci”. “’Voli imprevedibili ed ascese velocissime’. Grazie di tutto Franco”, ha scritto invece Dimartino, ricordandolo con uno dei suoi brani più celebri, Gli uccelli. Ha scelto invece “La Cura” la conduttrice di La7 Myrta Merlino: “Supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale, ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te. Grazie di tutto Maestro”. Vladimir Luxuria ha rivelato un aneddoto personale: “Quando non ho visto una sua intervista o un suo messaggio dopo la morte di Milva avevo già capito che stava molto male. Grazie delle belle canzoni che hai scritto e cantato, delle contaminazioni di generi e linguaggio, di aver sempre osato e sperimentato”. “A te caro Franco, con il cuore colmo di tristezza dedico il mio silenzio nel ricordo delle emozioni e dei sorrisi che mi hai regalato”, sono state le parole di Fabio Fazio.

“Santo cielo, non avrei mai voluto che arrivasse questo momento, mi fa tanto male pensare alla sua bontà, alla sua ironia, alla sua intelligenza. Battiato era uno degli ultimi veri uomini di cultura, in questa Italia mediocre e spenta – ha scritto poi Morgan su Instagram -. Finché è stato al mondo potevo dire che c’era qualcuno che mi capiva, Adesso sia io sia la maggior parte del mondo che mi circonda siamo alla deriva, abbiamo quasi esclusivamente cattivi esempi: egoismo, utilitarismo e ignoranza. Ecco, Battiato era il contrario esatto: un leader umile, generoso e colto. Mi ha sempre chiamato Morganetto. Pace alla sua anima”. “Adorato Franco, in questo sorriso c’è tutta la tua grandezza. Doloroso addio a un artista immenso, verso il quale siamo tutti debitori”, è il ricordo di Luca Barbarossa su Twitter, accompagnato da una foto di Battiato.

Artista visionario, colto, ironico, eclettico, curioso sperimentatore, Franco Battiato ha rivoluzionato la musica italiana fondendo più registri (musicale, linguistico, estetico) e coniugando lo spirito più avanguardistico e colto a quello più popolare. Il suo estro e la sua creatività hanno trovato espressione anche in altri ambiti artistici (pittura, cinema, editoria) contribuendo a definire la sua originale personalità.

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