Ermal Meta resiste in testa alla classifica del Festival di Sanremo anche dopo la terza serata quella delle cover e dei duetti. Nella top ten provvisoria il cantautore già vincitore nel 2018 precede Annalisa e Willie Peyote, protagonista di un vero balzo in graduatoria. Il fattore determinante di un completo rimescolamento della classifica è il giudizio che per la serata di giovedì era affidato all’orchestra che ha premiato Meta (sul palco ha portato un’emozionante versione di Caruso di Lucio Dalla), ma ha anche piazzato Orietta Berti (Io che amo solo te di Sergio Enrigo) al secondo posto e gli Extraliscio con Davide Toffolo dei Tre allegri ragazzi morti (una scoppiettante Medley Rosamunda con Peter Pichler, anche lui componente dei Tre allegri). Altre sorprese potrebbero arrivare venerdì visto che toccherà la sala stampa a votare.

Tra le altre performance particolarmente emozionanti quella degli Stato sociale che hanno portato Non è per sempre degli Afterhours e sul palco sono saliti con alcuni manager e direttori di teatri e club chiusi ormai da un anno a causa della pandemia. “Non sappiamo quando riaprirà”, dicono dopo ogni nome di locale, cinema, teatro chiuso “temporaneamente”. “Ma non sarà per sempre. Credeteci, i nostri fiori non sono rovinati”. Un omaggio doveroso ai lavoratori dello spettacolo. Standing ovation per l’orchestra. Va detto, in verità, che non sempre le cover hanno convinto.

Achille Lauro per il suo quadro della terza serata del festival si è trasformato in una statua dorata. Insieme a lui Monica Guerritore, nel ruolo di Penelope, che ha recitato un monologo sulla donna usata “come un bastone per colpire altre donne”. Con Emma Marrone, Lauro canta appunto ‘Penelope’. “Dio benedica gli incompresi”, è la preghiera che chiude la scena.

Fiorello, solito mattatore/improvvisatore, ha portato anche un po’ di attualità sul palco dell’Ariston quando ha ironizzato sulle dimissioni del segretario del Pd Nicola Zingaretti: “Mi ero limitato a fare due battutine su Zingaretti, e lui che fa? Si dimette! Si può essere così suscettibile per due battutine?! Lui ha detto: ‘Mi vergogno qui parla solo di poltrone’. Di che vuoi che parli qui?! Ora o si candida sindaco di Roma o fa l’opinionista dalla D’Urso”.

CRONACA ORA PER ORA

2.05 – Amadeus e Fiorello annunciano anche la top ten provvisoria. 1 Ermal Meta. 2 Annalisa. 3 Willie Peyote. 4 Arisa. 5 Irama. 6 Lo Stato Sociale. 7 Malika Ayane. 8 Extraliscio. 9 Orietta Berti. 10 Maneskin

2.01 – Finalmente siamo ai titoli di coda. È il momento della classifica (stasera ha votato l’orchestra). 1 Ermal Meta. 2 Orietta Berti. 3 Extraliscio feat Davide Toffolo. 4 Willie Peyote. 5 Arisa. 6 Maneskin. 7 Annalisa. 8 Max Gazzè. 9 La Rappresentante di Lista. 10 Ghemon. 11 Lo Stato Sociale. 12 Gaia. 13 Irama. 14 Colapesce Dimartino. 15 Fulminacci. 16 Malika Ayane. 17 Noemi 18. Madame. 19 Renga. 20 Fasma. 21 Michielin e Fedez. 22 Aiello. 23 Bugo. 24 Gio Evan. 25 Random. 26 Coma Cose.

1.00 – La gara va avanti, stiamo per vedere la luce. Annalisa canta La musica è finita con Federico Poggipollini, Gaia fa Mi sono innamorato di te con Lous and the Yakuza. Colapesce e Dimartino portano Povera Patria con un contributo vocale, inedito, del maestro Franco Battiato. I Coma_Cose propongono Il Mio canto libero con Alberto Radius. E poi Malika Ayane, Max Gazzè, Ermal Meta, Aiello (che conclude la sua esibizione all’1.58).

00.26 – Ora è il momento di Achille Lauro. Per il suo quadro, stasera, ci sono Monica Guerritore ed Emma Marrone. Apre l’attrice, continua Lauro in versione statua. L’esibizione si chiude con queste parole: “Dio benedica gli incompresi”. Ma la gara chiama, ci sono ancora tanti artisti ed è già notte fonda. Madame omaggia Adriano Celentano: lei interpreta una prof, il corpo di ballo sono gli studenti (che si esibiscono sui tanto contestati banchi a rotelle). Bel momento quello de Lo stato Sociale con “Non è per sempre”. A fine esibizione Albi, Lodo & Co fanno una lista di teatri, cinema, locali sparsi per l’Italia. “Non sappiamo quando riaprirà”, dicono dopo ogni nome. “Ma non sarà per sempre. Credeteci, i nostri fiori non sono rovinati”. Un omaggio doveroso ai lavoratori dello spettacolo. Standing ovation per l’orchestra.

00.30 – Superata la mezzanotte, sul palco arriva Donato Grande, un campione del calcio in carrozzina (powechair football). È lì per incontrare il suo idolo, Ibra, con cui scambia un po’ di passaggi con il pallone: “Fai meglio i passaggi di quelli della mia squadra”, scherza il milanista. Una battuta che farà imbestialire i tifosi del Milan, stiamone certi. Come siamo messi con la scaletta? Male, malissimo. Mancano ancora dieci cantanti, più il quadro di Achille Lauro, una nuova uscita dei Negramaro e alcune esibizioni di Fiorello. La serata è ancora lunga, andrà avanti ancora per un’ora e mezza, ma la palpebra comincia a calare e noi di FQ la chiudiamo qui. Ci leggiamo domani, puntuali!

00.20 – Una delle cover migliori della serata ce la regala La Rappresentante di Lista. Una bomba, il duetto con una Donatella Rettore carica a pallettoni su “Splendido Splendente”. Brave, brave, brave. Anche Arisa e Michele Bravi non scherzano: il loro omaggio a Pino Daniele mette i brividi. Proprio come Francesca Michielin, pure lei regala i fiori a Michele: se ne parlerà parecchio.

00.10 –La palla palla a Ibra & Sinisa Mihajlovic. “La nostra amicizia è nata con una testata. C’era Juventus-Inter”, raccontano i due amici ad Amadeus. L’allenatore del Bologna parla della lotta contro la leucemia: “Non pensavo potesse succedermi e da un giorno all’altro mi ha cambiata la vita. Per due o tre giorni subito il colpo poi sono tornato a pensare positivo”. Li raggiunge Fiorello coi fiori di Sanremo: “Qui si cambiano le regole. Che è sta storia che si danno i fiori solo alle donne? Parità di genere”. Tutti insieme cantano “Io Vagabondo”. Il momento non decolla. “Siamo gli Abbadeus”.

23.40 – A 26 anni dalla vittoria del Festival, i Neri Per Caso tornano a Sanremo grazie a Ghemon: un medley convincente e piacevole. Finita l’esibizione, arriva Fiorello. Non si vedeva da più di mezz’ora, così irrompe sul palco con la mascherina. “Non ero previsto”, scherza, ma non troppo. Punzecchia il suo “ciuri”: Ti sei scordato di me?! Non mi caghi più. Mi sono messo in prima fila, ho detto ‘Mi chiamerà’. Ho sentito tutte le canzoni da solo, in platea, per farmi notare. Ti sono bastate due cover e due duetti per dimenticarti di me. Questo è tutto vero, sappiatelo, e lui lo sa”. Si fa persino tagliare i baffetti in diretta: “Non voglio essere più D’Alema, torno a essere Clooney”.

23.30 – Superate le 23, ecco Ibra. Che fine aveva fatto? Semplice, come svelato da FqMagazine in esclusiva, il calciatore era rimasto bloccato in autostrada a causa di un incidente. Come ha fatto ad arrivare in tempo lo racconta lui: “Ho fermato un motociclista, ho chiesto di portarmi a Sanremo. Per 60 chilometri, mi ha portato lui in modo. Quando siamo arrivati, mi ha detto che era la sua prima volta in autostrada. Cosa faccio per salvare il mio Festival…”. Ancora gag sul gioco di ruoli tra Ibra e Amadeus, che insieme presentano Gio Evan e i cantanti di The Voice Senior.

23.10 – A proposito di teatro, c’è anche Valeria Fabrizi. Con Ama, presenta Orietta Berti con Le Deva. Sono loro a riprotare la tradizione sul palco con “Io che amo solo te”. Un’esibizione, l’ennesima, impeccabile vocalmente. Almeno lei non stona…

22.55 – Con un messaggio di speranza sulla riapertura dei cinema e dei teatri, Amadeus accoglie Antonella Ferrari. L’attrice si presenta con una stampella e racconta il dramma della sclerosi multipla con un monologo molto d’impatto: “Ho passato quasi vent’anni della mia vita girando decine di medici raccontando sempr gli stessi sintomi. Stanchezza, formicoli, scosse croniche, visione offuscata, ritenzione urinaria, scosse alla schiena”. Fiorello la guarda dalla platea. Emozionata ma felice di essere tornata su un palco, la Ferrari ringrazia Amadeus: “Hai realizzato un mio sogno. Per un’attrice che è ferma senza lavorare da più di un anno, questo è ossigeno puro. Io non sono la sclerosi multipla, io sono Antonella Ferrari. Sono un’attrice che vuole continuare a lavorare”.

22.48 – Stasera la scaletta va liscia come non mai, almeno questo va detto. La gara prosegue con Random e i The Kolors. Insieme, cantano “Ragazzo fortunato”. Sarà per i problemi tecnici, sarà per l’emozione, ma anche Random cede alle stecche. “Questo è il Festival degli stonati”, scrivono sui social. “Sembra che si siano impegnati per trovare quanti più artisti stonati”, “Essere stonati è la prerogativa di questo Sanremo?”. Per fortuna arriva Samuele Bersani. Accompagna Willie Peyote (anche lui non al top vocalmente) con quella perla di “Giudizi Universali”.

22.30 – C’è anche Irama con “Cyrano”, ma l’esibizione è quella delle prove generali (l’unica prova che ha fatto sulla cover): ottima performance, introdotta dalla voce inedita di Guccini. Emozionante. Sul palco coi Maneskin, invece, c’è Manuel Agnelli: lui è stato il loro mentore a “X Factor”. Cantano “Amandoti” e regalano un po’ di energia. Una bomba.

22.00 – Continuano i problemi tecnici, stasera assai numerosi. Su Twitter montano i malumori. “Stasera troppi problemi tecnici. C’è Morgan dietro tutto questo?”, ironizza un utente. Anche l’esibizione di Fasma e Nesli sulle note de “La Fine” viene interrotta da Amadeus (“Scusate, scusate”) perché non funziona un microfono. Pubblicità, e ci si riprova: va meglio. Segue Bugo con i Pinguini Tattici Nucleari: loro strepitosi, lui c’è (ma non c’è la voce). Bene anche il duo composto da Francesca Michielin e Fedez: lui è ancora terrorizzato, ma sembra un po’ più tranquillo rispetto alla prima. Merito dei braccialetti contro l’ansia?! A fine esibizione, lei rifiuta i fiori e li consegna a Federico: “Facciamo una sera io, una sera lui”.

21.45 – Fiorello ironizza sulle dimissioni di Zingaretti: “Mi ero limitato a fare due battutine su Zingaretti, e lui che fa? Si dimette! Si può esere così suscettibile per due battutine?! Lui ha dett: “Mi vergogno qui parla solo di poltrone.” Di che vuoi che parli qui?! Ora o si candida sindaco di Roma o fa l’opinionista dalla d’Urso. Come lo so? Le voci girano qui a Sanremo”. Arrivano anche i saluti di Vasco Rossi tramite messaggio vocale.

21.38 – L’Ariston si trasforma in una balera con gli Extraliscio con Davide Toffolo e Peter Pichler. L’esibizione infiamma l’Ariston: se ci fosse stato il pubblico in plaeta, si sarebbero scatenati tutti. “È una totale caciara, sembrano gli zii che alle sei e un quarto di un matrimonio iniziato alle dieci del mattino prendono il possesso del microfono in sala, ovviamente adoro”, è uno dei tweet diventati virali su Twitter (l’ha scritto @eliscrivecose). “Il liscio a Sanremo”, esulta Amadeus a fine esibizione.

21.30 – Fulminacci propone “Io Penso Positivo”. “Lui nel 1994 non era neanche nato”, sottolinea Amadeus. Con lui ci sono Valerio Lundini e la tromba di Roy Paci. Alla fine, citano “la pandemia” (sono meno tot. punti al Fantasanremo, per chi gioca). Ma ecco la discesa di Vittoria Ceretti, la bellissima top model che affiancherà stasera Amadeus. Bella, bellissima, e pure elegante. Ma, a primo impatto, sembra un po’ anonima. Vedremo se saprà stupirci. “L’emozione è incredibile”, dice lei. “Ho ricevuto chiamate da tutti, anche cugini e zii lontani di cui non sapevo l’esistenza”. Il suo primo lancio è per il duetto tra Francesco Renga e Casadilego, l’ultima vincitrice di “X Factor” (con cui Renga condivide la casa discografica). Ma l’esibizione non convince, ci aspettavamo di più.

21.10 – Sono le 21.10 e può iniziare la sfida. La prima a Noemi. Con lei c’è Neffa per cantare “Prima di andare via”.

21.00 – Sulle note di “Perché Sanremo è Sanremo”, inizia la terza del Festival. Un omaggio a Pippo Caruso (ma anche a Pippo Baudo), perché la serata di stasera sarà dedicata alle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. Fiorello mette tutti in guardia: “Ci saranno tantissime canzoni. Ho visto la scaletta e finiremo alle 2.05”, dice scherzando (ma neppure troppo). Ma la vera apertura è affidata ai Negramaro. Oggi è il 4 marzo, sarebbe stato il 78esimo compleanno di Lucio Dalla: così la band canta “4 marzo 1943” (la versione non censurata). “Bisogna omaggiare la libertà degli autori, e Lucio era il più libero”. Cinquant’anni fa, il brano originale venne sottoposto ad alcune modifiche per essere ammesso al Festival. Giuliano è qui per omaggiare un altro numero uno della musica: Domenico Modugno, con “Meraviglioso”. “Che il mondo torni a essere meraviglioso”, saluta il cantante della band a fine esibizione.

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