Il tasso d’incidenza supera i 700 casi positivi su 100mila abitanti, il triplo della media nazionale, che è di 190. Per questo a Nizza e nel dipartimento delle Alpi Marittime, in Costa Azzurra, dove la situazione contagi sta diventando sempre più preoccupante, il ministro della Salute Olivier Véran ha ipotizzato di attivare un lockdown locale limitato al sabato e domenica, una misura finora mai adottata in Francia, oppure un “coprifuoco rafforzato”. La situazione solleva preoccupazioni anche in Italia, dove dall’altra parte della frontiera si teme il rischio di aumento contagi nel Ponente ligure.
Véran è apparso preoccupato visitando un ospedale della città e ha invitato il prefetto a proseguire nei suoi contatti con le autorità locali in vista di nuove misure. Favorevole anche il sindaco Christian Estrosi, che definisce “catastrofica” la situazione sanitaria e ha sottolineato l’esigenza di provvedimenti “condivisi” con la popolazione. Per lui, l’opzione di chiudere tutto nei weekend “merita di essere studiata”, poiché scoraggerebbe i turisti intenzionati a prenotare soggiorni e “quelli che corrono rischi riunendosi in 10, 15 o 20 nel fine settimana”. Di misure più rigide si era anche parlato per l’altra regione ad alto livello di contagi, la Mosella – al confine con la Germania – ma per ora le autorità hanno deciso di limitari ad aumentare i controlli sulle misure in vigore e il numero di tamponi.
Il quadro epidemiologico della Costa Azzurra preoccupa la Liguria dove il governatore della regione, Giovanni Toti, ha detto nei giorni scorsi di aver parlato con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per “comprendere se nella revisione legislativa prevista nelle prossime settimane si pensi di inserire un controllo mirato alla frontiera italo-francese”. Toti ha ipotizzato in particolare l’introduzione di controlli mirati al confine di Ventimiglia per limitare i contagi Covid che stanno colpendo il Ponente ligure.
L’ottimismo che finora ha caratterizzato l’azione di governo, che ha resistito alle richieste di un lockdown in Francia, visto il dilagare delle varianti del Covid-19, sembra segnare il passo. Véran, proprio a Nizza, ha detto stamattina che “la tendenza osservata negli ultimi 3 giorni non è buona, non è più buona”. In particolare, ha sottolineato, ieri abbiamo contato “oltre tremila casi in più rispetto al venerdì della settimana precedente”. Ai parlamentari della maggioranza che hanno partecipato ieri a una videoconferenza con l’Eliseo, il presidente Emmanuel Macron ha detto che si concederà almeno una settimana prima di decidere se le misure attuali possono essere allentate o, al contrario, se c’è bisogno di una stretta.
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