Due valanghe hanno colpito l’Emilia Romagna, una sul Monte Cusna, sull’Appennino reggiano, e l’altra sul Monte Cimone, nel modenese. In entrambi i casi ci sono delle persone coinvolte, mentre sul monte Cimone si conta la prima vittima. Un’altra massa di neve si è staccata a Sella Nevea, in provincia di Udine, travolgendo tre sciatori e uccidendone uno. Sui luoghi degli incidenti sta così intervenendo il Soccorso Alpino.

Vicino alla Costa delle Veline, a circa 1.900 metri di altitudine, sul Cusna, sono intervenuti i Carabinieri delle stazioni di Collagna e Villa Minozzo, il soccorso alpino e i Vigili del fuoco. Dalle prime indicazioni la valanga ha travolto almeno tre persone di cui due sono riuscite a venir fuori dalla neve, anche se non si conoscono ancora le loro condizioni di salute. I soccorsi sono arrivati a piedi, vista l’impossibilità di volare con l’elicottero a causa della fitta nebbia che avvolge la zona.

Il secondo intervento, al Cimone, è avvenuto nei pressi di Lago Santo. Di recente sul Monte Cimone si erano svolte delle esercitazioni anti-valanghe dei carabinieri forestali. L’intervento è in corso da parte del Soccorso Alpino e dei Carabinieri, nella zona di Pievepelago, precisamente sul Monte Giovo. Due escursionisti sono stati soccorsi, ma si conta la prima vittima: Marcello Fiorentini, 34enne originario della zona, il cui corpo è stato estratto dalle neve, secondo quanto riferisce il Soccorso Alpino intervenuto insieme ai Carabinieri.

In mattinata, insieme ad altre due persone, l’uomo era andato a fare una scalata nei canali del Monte Giovo. Partiti dal rifugio Vittoria hanno iniziato a salire con piccozze e ramponi lungo il canale denominato Joe Condor nella zona del triangolo tra il Lago Baccio e il Monte Giovo. Dopo essere saliti per circa 300 metri, sono stati travolti da una valanga. I due superstiti sono stati appena sfiorati dalla massa nevosa mentre Fiorentini è stato travolto dalla slavina. L’elicottero dei soccorsi non è riuscito ad arrivare sul posto a causa del forte vento e ha sbarcato il personale del Soccorso Alpino e del 118 più a valle. I soccorsi hanno scalato la montagna, incontrando durante la salita i due superstiti, in stato di shock e infreddoliti, che stavano scendendo. Due tecnici li hanno riaccompagnati al rifugio mentre gli altri hanno proseguito verso il punto del distacco, dove poco dopo hanno individuato il corpo della vittima.

Una terza valanga ha colpito l’Italia attorno alle 15. Nella zona di Sella Nevea, in provincia di Udine, tre sciatori sono stati travolti dalla slavina. Uno di loro, uno cittadino sloveno, inizialmente dichiarato disperso, è stato ritrovato morto sotto la neve dai soccorsi. Sopravvissuti i suoi compagni. La vittima è stata colpita dalla valanga nei pressi del Pic Majot a quota 1650 metri. Durante la discesa, un lastrone di neve ventata della larghezza di 70 metri e di spessore circa 40 centimetri si è staccato dalla montagna, investendo i tre sciatori. Uno di loro non è riuscito ad arrestare la propria caduta, terminata tragicamente contro un albero.

Per le sue ricerche e per bonificare la zona erano stati attivati nel primo pomeriggio l’elicottero della Protezione Civile di base a Tolmezzo con operatore cinofilo del Soccorso Alpino e un tecnico, i Vigili del fuoco di Udine e Tolmezzo, la Guardia di Finanza e l’elisoccorso da Udine. Al momento è escluso il coinvolgimento di altre persone.

Intervento del Soccorso Alpino anche a Gemona del Friuli, in provincia di Udine, dove le squadre di terra hanno cercato di soccorrere un escursionista precipitato in un dirupo nei pressi di Forca di Ledis. Il ferito, soccorso in gravi condizioni, è deceduto poco dopo.

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