“Il nostro gruppo degli Europeisti sarà ininfluente con il ritorno di Renzi e Italia viva in maggioranza? Non volevamo sostituire altri gruppi in maggioranza, i nostri numeri aumenteranno e, se partirà il governo, daremo stabilità alla maggioranza”. Così Ricardo Merlo, sottosegretario uscente e leader del Maie, oltre che regista dell’operazione “costruttori” al Senato, nel tentativo di rendere irrilevante l’uscita dalla maggioranza di Iv, dopo le dimissioni delle ministre e l’apertura della crisi. Un’operazione non riuscita, numeri alla mano, con la necessità da parte di Pd, M5s e LeU di tornare a trattare con Italia viva per tentare la nascita del Conte ter.
In delegazione per le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico anche la senatrice Maria Rosaria Rossi, uscita da Forza Italia: ” Abbiamo chiesto di ripartire da Conte, garanzia di continuità, non si può prescindere da lui. Se ci saranno altre uscite da Fi? Vedremo, ci saranno altre occasioni per parlarne”, ha tagliato corto. E ancora: ” Il mio vecchio partito ormai subalterno al sovranismo di Salvini? Spero di no, ma non deve chiedere a me se sia stato un errore non partecipare a un governo ‘Ursula’”.
“Le accuse di Renzi sul mercato in Senato? Lui ha fatto lo stesso, uscendo dal PD, noi abbiamo agito nel perimetro della Costituzione”, ha invece spiegato il senatore Saverio De Bonis, per poi auspicare, una volta partito il governo, che altri senatori possano entrare in maggioranza per rendere meno determinante l’impatto di Italia Viva. “Non avrà la golden share del prossimo esecutivo, i nostri numeri saliranno e cercheremo di dare stabilità sui punti più divisivi”.
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