Ha superato quota 970mila, giovedì sera, il numero di italiani che hanno ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer-Biontech contro Covid-19 (in tutto 972.099). Il Paese resta così primo nella Ue e sesto al mondo per cittadini immunizzati, stando alla classifica di Ourworldindata. Questo a fronte di 1,4 milioni di dosi consegnate alle Regioni, anche se il calcolo in questo caso viene fatto considerando 5 dosi per fiala e non 6, cioè il numero autorizzato dall’Aifa.

Solo Basilicata e Calabria hanno usato meno di metà delle fiale ricevute, mentre la Campania risulta essere la più efficiente con oltre l’85% già somministrato. Segue il Veneto con il 78%. La Lombardia è al 58%. Molte regioni non hanno ancora comunicato le dosi somministrate durante la giornata del 14 gennaio, quindi i dati sono ancora parziali. L’ultimo aggiornamento lo ha fornito il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri: “Sono state vaccinate finora 910mila persone, tutte le dosi sono state distribuite in un tempo brevissimo, il 64% sono state somministrate. Considerando che un 30% di queste vengono tenute nei frigo per il richiamo, sostanzialmente tutte le dosi che arrivano sui nostri territori vengono tutte somministrate”.

I vaccinati sono soprattutto donne – 566.779 – e la maggior parte (quasi 248mila) è nella fascia di età 50-59 anni. Subito dopo i 40-49enni, 190.113. La stragrande maggioranza, 695mila, rientra nella categoria degli operatori sanitari, quelli da cui si è deciso di partire perché sono ad alto rischio contagio e sempre a contatto con pazienti. Solo all’inizio invece la campagna per vaccinare gli ospiti delle Rsa, con 72mila anziani ai quali è stata somministrata la dose.

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