L’Aula della Camera conferma la fiducia al governo sulla legge di bilancio con 314 voti a favore, 230 contrari e 2 astenuti. In tarda mattinata era arrivato il via libera della commissione Bilancio alle modifiche legate ai rilievi della Ragioneria dello Stato. I nuovi emendamenti permettono, tra l’altro, di mantenere l’esonero dell’Iva su vaccini e tamponi e le norme a tutela degli esodati. Il voto finale di Montecitorio al provvedimento è atteso per il 27 dicembre.

Intorno alle 13 è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ad annunciare la decisione del governo di chiedere la fiducia sul testo. Al termine delle dichiarazioni di voto, è iniziata la votazione per appello nominale. A seguire ci sarà l’esame degli articoli da 2 a 20 e delle relative proposte emendative, che dovrà concludersi entro le ore 18.

Una corsa contro il tempo che non piace alle opposizioni e che sta provocando frizioni pure dentro alla maggioranza. “Il governo ha presentato al parlamento la legge di bilancio un mese dopo la scadenza. Ora, allo stesso parlamento, ha chiesto la fiducia per approvarla in fretta, ma non si presenta nemmeno alle dichiarazioni di voto”, ha scritto su Twitter il renziano Luigi Marattin. “Poi siamo noi quelli strani eh. Mah”.

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