“Ospitavano” in cambio di soldi cittadini stranieri, anche minorenni, provenienti dal Pakistan, India e Bangladesh, e li accompagnavano in auto oltre il confine francese o austriaco, attraverso i valichi del Monginevro e del Brennero. Sono otto le persone accusate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e della permanenza illegale sul territorio nazionale per cui il giudice per le indagini preliminari di Torino ha emesso una misura cautelare: sei arresti e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Si tratta di sei stranieri e due italiani rintracciati dai carabinieri in un’operazione condotta in tutto il Piemonte. Nel corso dell’indagine sono già state denunciate, per gli stessi reati, 67 persone e ne sono state sottoposte 7 a misura cautelare.

Intanto militari dell’Arma di Savona hanno individuato undici persone straniere che camminavano lungo la statale Aurelia. Dodici uomini ed una donna di età compresa tra i 20 e i 30 anni erano vicino al porto di Vado Ligure. Sono risultati sprovvisti di qualsiasi documento d’identità, permesso di soggiorno o altro documento che giustificasse la loro presenza in Italia, ad eccezione di due di essi che avevano già chiesto asilo politico. Gli stranieri, con l’ausilio dei volontari della Croce Rossa di Varazze, prima di essere sottoposti agli accertamenti ed alla verbalizzazione del caso, sono stati oggetto di controlli sanitari ai sensi dei protocolli anti-covid. Le successive verifiche hanno consentito di stabilire che i componenti del gruppo erano di nazionalità irachena, iraniana e siriana, giunti a Savona dalla Puglia. Alcuni di essi, in Puglia avevano trascorso un periodo di quarantena, fino al 20 novembre scorso, in quanto risultati a contatto con positivi al virus Covid-19. Tutti hanno manifestato l’intenzione di richiedere asilo politico in Italia. Sono in corso accertamenti finalizzati averificare se gli stranieri siano stati agevolati da altri soggetti, nei loro spostamenti verso il territorio francese.

Foto di archivio

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