In Europa i contagi iniziano a stabilizzarsi e a diminuire dal Regno Unito alla Spagna, mentre in Germania il governo, che vorrebbe imporre nuove restrizioni, si scontra con l’opposizione dei Laender. Intanto in Francia, a partire da domani, verrà ridotta la frequenza dei trasporti pubblici nell’Ile-de-France, la regione di Parigi, per adattarsi al calo della frequentazione legata al secondo lockdown. Passeranno meno mezzi nelle ore di minore traffico su numerose linee e fino al 50% nella rete metropolitana. Dopo oltre un mese di chiusura totale e grazie a una curva discendente, la Catalogna prevede la riapertura di bar e ristoranti a partire da lunedì prossimo al 30 per cento della capienza sia in terrazza sia al chiuso fino alle cinque del pomeriggio.

L’Austria, come annunciato, entra oggi in lockdown mentre dall’altra parte dell’Atlantico, continua a preoccupare l’avanzamento della pandemia negli Stati Uniti, dove le vittime sono più di 247mila e si registra il record delle persone ricoverate: 69.864. La Russia registra il record di morti con 442 decessi segnalati nelle ultime 24 ore, insieme a un altro record, quello dei guariti che sono stati 22.055 in un giorno. Tornano a crescere i timori per la diffusione del coronavirus anche in Corea del Sud, dove per il quarto giorno consecutivo si registrano più di 200 casi nell’arco di 24 ore. In Australia, invece, le autorità hanno effettuato test di massa e circa 4mila persone sono state messe in quarantena nella speranza di tenere sotto controllo un nuovo cluster nel sud del Paese legato a 21 casi di Covid, i primi in 9 giorni.

Austria – Entra oggi in lockdown. Secondo le misure di blocco, le persone potranno lasciare le proprie case solo per fare la spesa, per svolgere lavori ritenuti essenziali, per fare esercizio o per aiutare chi ha bisogno di assistenza. Ristoranti, negozi, parrucchieri e altri servizi saranno chiusi e le scuole pubbliche si sono organizzate con un programma di didattica a distanza. Il cancelliere Sebastian Kurz ieri ha fatto sapere che il lockdown durerà fino al 6 dicembre e che “tutta la vita sociale e pubblica sarà ridotta al minimo”. L’Austria attualmente registra più di 527 nuovi casi ogni 100mila residenti a settimana, più di 10 volte il tasso che le autorità ritengono sostenibile. Negli ultimi sette giorni sono stati registrati 46.946 nuovi contagi.

Francia – Il premier francese Jean Castex interverrà pubblicamente sulla prossima tappa del confinamento e sulla situazione sanitaria il 26 novembre, alla vigilia del Black Friday. L’ufficio del premier lavora all’organizzazione di una nuova conferenza stampa che consentirà di chiarire un certo numero di regole relative ai raduni e agli spostamenti, con l’avvicinarsi delle feste di fine anno. Il capo del governo verrà inoltre ascoltato oggi a fine giornata dalla commissione di inchiesta parlamentare dell’Assemblea nazionale sulla gestione dell’epidemia.

Stati Uniti – Secondo la Johns Hopkins University dall’inizio della pandemia sono decedute nel Paese 247.101 persone su un totale di 11.188.766 casi. Finora le persone guarite sono 4.185.549. Nella giornata di domenica, secondo il Covid Tracking Project, sono state ricoverate negli ospedali americani un record di 69.864 persone, un livello ben più alto del picco precedente del 15 aprile scorso a quota 59.940. Nell’ultima settimana è stata registrata una media di 148.725 nuovi casi di coronavirus al giorno, il 31% in più rispetto alla media giornaliera della settimana precedente. Negli Stati Uniti in media circa mille persone muoiono a causa del virus ogni giorno, ha reso noto ieri l’immunologo Anthony Fauci.

Russia – Sono stati registrati 22.410 casi in un giorno, stando a quanto riferisce l’agenzia Interfax. Il Paese segna il record di morti con 442 decessi segnalati nelle ultime 24 ore, insieme a un altro record, quello dei guariti che sono stati 22.055 in un giorno. La cifra di casi giornalieri è leggermente inferiore al record di lunedì quando erano stati registrati 22.778 nuovi casi ma è il quarto giorno in cui il numero di nuovi contagi supera la soglia di 22mila. In generale, dall’inizio di settembre, il numero di casi giornalieri è aumentato di quasi quattro volte: da 5.762 casi il 17 settembre a 22.410 casi il 17 novembre. I tassi più alti di infezione si osservano a Mosca, dove sono stati registrati 5.882 nuovi casi di Covid-19 e 74 morti. Complessivamente in Russia sono stati registrati 1.971.013 contagi e quasi 34mila decessi, nello specifico 33.931.

Bulgaria – Si registra una nuova impennata dei contagi e delle vittime per le conseguenze del coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati infatti 152 decessi e il numero complessivo delle vittime sale a 2.282. Da ieri nel Paese balcanico, che conta circa 7 milioni di abitanti, si sono registrati 3.519 contagi da coronavirus, ovvero quasi il 44% dei 7.934 test diagnostici effettuati. Il maggior numero di persone contagiate si registra sempre nella capitale Sofia (circa due milioni di abitanti): 1163. Il totale dei contagi da inizio epidemia ha superato la soglia psicologica di centomila: sono 101.770. Il bilancio dei casi di infezione fra il personale medico sanitario è salito a 4.011. Attualmente vi sono 69.171 casi attivi in Bulgaria, mentre negli ospedali sono ricoverati 5.353 pazienti, 288 dei quali in terapia intensiva.
In diversi centri abitati c’è carenza di personale medico oppure sono esauriti i posti letto per i malati da Covid-19 negli ospedali. I media locali rilevano i sempre più insistenti appelli di alcuni esperti a introdurre il lockdown nel Paese.

Australia – Lunedì lo Stato dell’Australia Meridionale aveva reintrodotto misure di distanziamento sociale dopo la scoperta di 21 casi di Covid, i primi in 9 giorni, la maggior parte dei quali trasmessi localmente. “Non siamo fuori pericolo. Siamo solo all’inizio della lotta contro questo cluster molto brutto”, ha detto ad Adelaide il premier dello Stato Steven Marshall. Tutti i contagi, ha spiegato Marshall, possono essere ricondotti a un cittadino australiano arrivato dall’estero il 2 novembre ed entrato in quarantena in un hotel dove ha infettato alcuni dipendenti venuti in contatto con superfici contaminate. Da lì il contagio si è allargato. L’Australia ha registrato in totale 27.800 casi e 906 decessi.

Corea del Sud – Tornano a crescere i timori per la diffusione del coronavirus anche in Corea del Sud, dove per il quarto giorno consecutivo si registrano più di 200 casi nell’arco di 24 ore. Il governo ha deciso di inasprire le misure con particolare attenzione al distanziamento fisico nell’area metropolitana di Seul, dove vive circa la metà della popolazione sudcoreana (51 milioni di persone in tutto), e a Gwangju, a sudovest di Seul. Il premier Chung Sye-kyun, in dichiarazioni riportate dall’agenzia Yonhap, ha parlato di una vera e propria “crisi” riguardo gli sforzi per il contenimento dell’epidemia. “Nell’ultima settimana – ha aggiunto – nell’area metropolitana di Seul ci sono stati in media più di cento pazienti al giorno”. Dei 230 nuovi casi segnalati stamani nel bollettino ufficiale, 137 sono stati confermati a Seul e nelle città limitrofe. Così, riporta la Yonhap, misure più rigide entrano in vigore giovedì nella capitale e nella provincia di Gyeonggi. In particolare, si legge, in classe sarà consentito l’ingresso dei due terzi degli studenti normalmente dietro ai banchi. Nuove disposizioni anche per bar, club e locali al chiuso. Nei luoghi di culto e agli eventi sportivi è ammesso il 30% delle persone normalmente previste. Concerti, manifestazioni varie e festival consentiti con un massimo di 100 partecipanti. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria la Corea del Sud ha segnalato 28.999 casi di Covid-19 e 494 decessi.

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