Sono 26.831 i nuovi casi di coronavirus accertati in Italia nelle ultime 24 ore con 201.452 tamponi (118.857 casi testati, 22,57% tasso di positività). In 217 tra i contagiati sono morti. I posti letto occupati nei reparti Covid sono 983 in più di mercoledì e altri 115 posti letto occupati in terapia intensiva. Il contagio non arretra. La Lombardia fa segnare per il secondo giorno consecutivo oltre 7mila casi accertati, quasi la metà in provincia di Milano. Nella regione più colpita dal coronavirus, si contano 7.339 positività (29,1% dei casi testati), crescono le persone in terapia intensiva (+53) e quelle ricoverate (+283). I morti sono 57. Difficile anche la situazione in Campania, dove i contagi inseriti nel dato regionale odierno sono 3.103 (29,66% dei casi testati).

I maggiori aumenti – Per il secondo giorno consecutivo anche Piemonte e Veneto fanno segnare numeri difficili, rispettivamente con un balzo di 2.585 (24,1% dei casi testati) e 2.109 (48,5% dei casi testati). Male il rapporto positivi-testati in Liguria, dove si contano 1.019 nuovi casi su un totale di appena 2.882 casi testati (35,2%). Duro anche il quadro fornito dalla Regione Toscana con 1.966 nuovi casi. Cresce anche l’Emilia-Romagna con 1.545 contagi. Stabile il Lazio con 1.995 positivi. Il contagio si diffonde nelle Marche, una delle regioni più colpite dalla prima ondata, dove i casi registrati nelle ultime 24 ore sono 686. Cifre simili a quelle dell’Umbria, con 694 nuovi infetti, e della Puglia che arretra leggermente rispetto a mercoledì con 716 contagiati.

Le altre regioni – Anche il Friuli Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Bolzano fanno segnare un incremento importante, rispettivamente con 468 e 298 nuovi positivi (24,7% dei testati). Idem l’Abruzzo con 482. In Sicilia sono 789 i contagiati. In crescita la Calabria con 224 nuovi positivi intercettati, flettono invece la Sardegna con 282 e la Provincia autonoma di Trento con 173. Male anche la Basilicata con 106 infetti rintracciati, comunque in calo rispetto ai 186 di giovedì, e il Molise, una delle aree meno investite dalla diffusione della pandemia, che a causa di 47 casi nelle Rsa riporta nel bollettino +94 contagiati. Situazione difficile in Valle d’Aosta con 178 positivi su appena 300 testati (59,3% di positività).

Lo scenario – Il tasso settimanale di positività sui casi testati a livello nazionale è al al 20,1% (la scorsa settimana era 12,8%). Da lunedì a oggi sono sono 90.828 i contagi accertati, negli stessi giorni della scorsa settimana erano stati 51.490. Esclusa Aosta, le 5 province per numero di nuovi casi ogni 100mila abitanti sono Milano, Monza, Varese, Como e Sondrio. Tutte lombarde. In termini assoluti, Milano ne registra 3.211, Napoli 1.624, Torino 1.437, Roma 1.379, Monza 930 e Varese 920. Tre delle prime sei province italiane per incremento di casi sono dunque lombarde.

I dati da inizio pandemia e i posti letto – Da inizio pandemia sono 616.595 le persone certamente contagiate. Di queste, 279.282 sono guarite o sono state dimesse mentre 38.122 sono decedute. Gli attualmente positivi sono 299.191. In 281.576 si trovano in isolamento domiciliare, mentre 15.964 sono ricoverati in reparti Covid e 1.651 sono assistiti in terapia intensiva. Due settimane fa, il 15 ottobre, i ricoverati erano 5.796 e le persone in terapia intensiva 586. I posti letto occupati sia da pazienti con sintomi che malati in condizioni critiche sono quindi quasi triplicati in quattordici giorni.

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