La curva dei contagi aumenta ripida dall’Italia alla Francia, ma ora anche la Svezia si trova nel pieno della seconda ondata di Covid. Nell’unico paese del mondo che non ha adottato misure rigide per arginare la pandemia, è stato registrato un record di 3254 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore. Il dato, diffuso dalle autorità sanitarie, porta il paese scandinavo sopra la soglia dei 120mila contagi dall’inizio della pandemia. Finora nel Paese ci sono stati 121.100 contagi e 5.934 decessi.
La Svezia, l’unico Paese al mondo che non ha mai imposto alcuna forma di lockdown o di misure rigide per il contenimento della pandemia, già il 27 ottobre aveva registrato 1.870 nuovi casi, il numero più alto dall’’inizio della crisi sanitaria che superava il record precedente di 1.698 positivi a fine giugno. Secondo l’Agenzia della salute svedese, in primavera ci sono stati molti più contagi ma non sono stati registrati per la mancanza di test in paese che, anche in risposta alle cifre del virus, aveva varato un nuovo sistema di contact tracing ‘fai da te’, in cui alle persone positive viene chiesto di avvertire i contatti stretti. Quello che invece ha registrato l’ufficio di statistica ad agosto è stato il record del tasso di mortalità, mai così alto negli ultimi 150 anni. Secondo quanto riportato dal Guardian il 20 agosto, l’ufficio ha calcolato che in totale nei primi sei mesi dell’anno sono morte in Svezia oltre 51mila persone, il numero più alto dal 1869 quando furono oltre 55mila. La mortalità nel periodo considerato nel 2020 è più alta del 10% rispetto a quella dei cinque anni precedenti, mentre solo ad aprile l’eccesso causato dal Covid-19 è stato del 40%.
Uno degli aspetti per il quale il governo nei mesi scorsi è stato maggiormente criticato è stata la gestione dell’emergenza all’interno delle case di cura per anziani, dove il numero delle vittime da Covid-19 è stato particolarmente elevato. Altro aspetto critico è stata la scarsa quantità di test effettuati. Bar e ristoranti sono sempre rimasti aperti, così come le scuole per gli under 16 e la politica di contenimento dell’epidemia ha fatto in gran parte affidamento sul senso civico dei cittadini.
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