“Questa mattina chi avrebbe dovuto lavorare per il turno di pranzo con Just Eat si è trovato davanti una spiacevole sorpresa: la firma del nuovo contratto o l’impossibilità di utilizzare l’applicazione”. Inizia così la denuncia pubblicata sulla pagina Facebook Deliverance Project. In pratica, da questa mattina, per poter lavorare i rider hanno dovuto accettare il contratto che riprende l’accordo firmato tra Assodelivery e UGL, lo stesso, come sottolineano sul social “che da settimane viene contestato dai e dalle rider” e che, come ha ricordato anche il Fattoquotidiano.it in un articolo, è stato censurato anche dal ministero del Lavoro. L’accordo, infatti, “non rispetta il divieto di pagamento a consegna fissato dalla legge 128 del 2919”, denunciano, cioè “l’unico miglioramento che dopo anni di promesse lo Stato è riuscito a concedere”.

“Opporsi all’ennesima e inaccettabile dimostrazione di arroganza delle aziende di food delivery è indispensabile e bisogna farlo con ogni strumento – scrivono dalla pagina Se da parte nostra non mancheremo di inondare di mail Juste Eat e di organizzarci per bloccare questo accordo truffa ci chiediamo perché le Organizzazioni Sindacali che da tempo si spendono, più a parole che nei fatti, a favore dei rider si stiano dimostrando così timide nell’aggredire con gli strumenti a loro disposizione”.

Non è la prima mossa da parte delle aziende di delivery fatta dalla firma dell’accordo. Già a inizio ottobre ai fattorini di Deliveroo era arrivata una mail che annunciava un ipotetico licenziamento senza la firma del nuovo contratto entro il 2 novembre.

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Sono specializzando in rianimazione e questo è un grido di allarme. Altro che sfogo eroico

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