Nelle ultime 24 ore sono stati rintracciati 2.257 nuovi contagi con soli 60.241 tamponi. Sono 200 in più rispetto a domenica le persone ricoverate in più e aumentano di 20 unità i malati che necessitano di assistenza in terapia intensiva. Altre 16 persone che hanno contratto il coronavirus sono morte, portando il totale dei decessi dall’inizio della pandemia a 36.002.

Rispetto a domenica si registra una lieve flessione dei casi (erano 2.578), a fronte di una diminuzione di un terzo dei tamponi (92.714). Il dato che più balza agli occhi è quello legato alle ospedalizzazioni: sono 20 in più rispetto gli italiani positivi assistiti in terapia intensiva, ovvero 323. Ancora più marcato l’aumento dei ricoverati con sintomi in reparti Covid: sono 3.487, 200 in più di ieri. In isolamento domiciliare si trovano 55.093 persone (domenica erano 53.839).

Nessuna regione ha registrato zero casi e solo il Molise (2) ne ha meno di dieci. La Campania – dove da martedì entrerà in vigore la nuova ordinanza con il “coprifuoco” per la movida – fa registrare 431 nuovi contagi, seguita dalla Lombardia con 251 e dal Lazio con 248. Anche il Veneto supera i duecento nuovi infetti con 230 positivi rintracciati. Toscana (185), Emilia-Romagna (167), Piemonte (129) e Sicilia (128) fanno registrati oltre cento contagi.

I maggiori incrementi nei ricoveri si registrano in Piemonte (+57), Sicilia (+32) e in Toscana, Campania e Liguria che fanno registrare un aumento di 13 persone ospedalizzate. Il numero di malati assistiti in reparti Covid si registra in tutte le aree del Paese, tranne che in Valle d’Aosta, Trentino e Alto-Adige, dove il dato è addirittura in controtendenza con 7 letti d’ospedale occupati in meno. Gli aumenti in terapia intensiva si registrano invece in 8 Regioni con Toscana (+6) e Sicilia (+4) con gli incrementi maggiori.

Lunedì scorso erano stati 1.494 i nuovi casi con 51.109 tamponi. Due settimane fa furono 1.350, andando indietro di quattro settimane i contagi erano stati meno della metà (1.108). Di fronte alla progressione della pandemia, il governo sta valutando una “stretta” attraverso un nuovo Dpcm che è in fase di discussione con gli enti locali e dovrebbe essere presentato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, in Parlamento. La novità principale riguarderà l’obbligo di usare la mascherina anche all’aperto.

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