Dall’inizio della pandemia ha registrato un totale di 27mila casi e 888 decessi. La maggior parte degli Stati australiani registra solo pochi nuovi casi al giorno, e le restrizioni sono state allentate nella maggior parte delle aree. Eliminato dopo quasi due mesi il coprifuoco notturno in vigore a Melbourne, grazie a un netto calo del numero di nuove infezioni, solo cinque nell’arco dell’ultimo giorno, la cifra più bassa dal 12 giugno ad oggi. Potranno quindi tornare ad operare i settori edile e manifatturiero. I vivai hanno riaperto e sono riammesse le cerimonie religiose sebbene per un piccolo numero di persone alla volta. Il primo ministro dello Stato di Victoria, – di cui Melbourne è la capitale – ha affermato che questo trend in calo dei contagi è “molto importante” e ha assicurato che, se sarà confermato, ulteriori restrizioni potranno essere revocate. Al momento resta, infatti in vigore, l’obbligo di rimanere a casa e il divieto di viaggiare oltre un raggio di cinque chilometri, se non in caso di necessità o per lavoro. Le attività non essenziali, compresi i ristoranti, restano chiuse, nonostante le proteste degli imprenditori. Melbourne è stata al centro di una forte ondata epidemica negli ultimi mesi, dopo che alcune persone di ritorno dall’estero sono sfuggite alla quarantena alla quale erano stati sottoposti, ospiti di alcuni alberghi.

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