“Sono gli anziani a insegnarci il rispetto dei valori, a ricordarci le radici, a indicarci la strada della dignità, della dedizione, della generosità. Il loro esempio in questo tempo difficile è un patrimonio straordinario, che non dobbiamo e non vogliamo disperdere”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio in occasione della giornata internazionale delle persone anziane, che in quest’anno segnato dal Covid-19 è ancora più sentita: “La pandemia ha fin qui colpito in misura prevalente proprio gli anziani, spezzando vite e affetti, mettendo in evidenza la fragilità della loro salute, costringendoli in molti casi a un rischio di grave emarginazione e discriminazione“, ha detto il Capo dello Stato.

Prime vittime del Covid-19, gli anziani, in un caso su tre rappresentano, un sostegno indispensabile per la vita familiare. Eppure, in un caso su 5, vivevano isolati e senza contatti con altre persone, già prima della pandemia. La diffusione del coronavirus, infatti, rischia di aumentare l’isolamento degli over 65 e soprattutto dei tanti che soffrono di patologie croniche, andando a peggiorare una situazione in molti casi già difficile. Secondo i dati della sorveglianza Passi d’Argento coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in Italia, già prima della pandemia, quasi 3 anziani su 4 non partecipavano ad incontri nei punti di aggregazione come il centro anziani, la parrocchia o associazioni. Allo stesso tempo, quasi il 29% degli over 65 rappresenta una risorsa per i propri familiari o per la collettività, aiutano figli e nipoti, fanno volontariato. Spesso, però, vivono in condizioni difficili: il 61% riferisce di avere almeno un problema strutturale nella casa in cui vive e il 35% ha difficoltà nell’accesso ai servizi sociosanitari e ai negozi di prima necessità. Uno su 10 è caduto di recente e, nel 19% dei casi, è stato ricoverato in ospedale per almeno un giorno.

“Tutte le comunità hanno bisogno dell’apporto delle diverse generazioni. Ogni generazione ha un contributo indispensabile da portare al bene comune. Con sgomento, in questi mesi, siamo stati testimoni della sofferenza e della morte di tante persone anziane. E laddove la diffusione del virus è stata più ampia o dove le condizioni di indigenza erano più critiche, lo strazio è stato anche maggiore”, dice ancora Mattarella in un passaggio del suo messaggio. “La qualità del nostro stesso modello di comunità e di sviluppo dipende anche da come sapremo garantire i diritti e i servizi ai cittadini di età più avanzata e da come sapremo integrarli nei processi sociali, incalzati da mutamenti molto veloci ma sempre bisognosi di dialogo e di solidarietà”, sottolinea il Capo dello Stato.

“Gli anziani – afferma il ministro della Salute Roberto Speranza – sono la parte più forte del Paese perché da loro viene la continuità della nostra comunità. Gli anziani però sono anche la parte più fragile e per questo dobbiamo sempre prenderci cura di loro, soprattutto in questo periodo difficile”. Proteggerli significa anche consigliare loro di vaccinarsi, ricorda Raffaele Antonelli Incalzi, presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), a ridosso dell’avvio della campagna vaccinale contro l’influenza. “Nel caso degli anziani il vaccino anti-influenzale e l’anti-pneumococcico hanno un valore particolare, perché – spiega – queste vaccinazioni si associano con un minore rischio di sviluppare l’infezione da Covid-19. Deliberata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per porre all’attenzione il tema dell’invecchiamento della popolazione, la Giornata Internazionale delle persone anziane compie, quest’anno, trent’anni.

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